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Pinkroad, la startup che unisce le donne per combattere le molestie di strada

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Un’idea innovativa per permettere alle donne di sentirsi più sicure quando camminano per strada o sui mezzi pubblici. Grazie all’app si può condividere il percorso con altre donne

Pinkroad, la startup che unisce le donne per combattere le molestie di strada

Un’idea innovativa per permettere alle donne di sentirsi più sicure quando camminano per strada o sui mezzi pubblici. Grazie all’app si può condividere il percorso con altre donne

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Pinkroad, la startup che unisce le donne per combattere le molestie di strada

Un’idea innovativa per permettere alle donne di sentirsi più sicure quando camminano per strada o sui mezzi pubblici. Grazie all’app si può condividere il percorso con altre donne

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Una comunità “rosa” unita dalla voglia di supportarsi a vicenda e che, grazie alle tecnologie digitali, prova a prevenire il fenomeno delle molestie e delle violenze di strada ai danni delle donne. È l’idea alla base di Pinkroad, una startup torinese under 30 che punta a realizzare la prima piattaforma esclusivamente femminile, per mettere in contatto le donne e consentire loro di incontrarsi e affrontare insieme tratti di strada e percorsi poco sicuri. Sulla gravità della violenza di genere di strada, a parlare sono i dati. L’Istat, nel decimo Rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile), rileva che solo il 51% delle donne italiane si sente sicura uscendo di casa la sera. Le aggressioni fisiche e verbali e le molestie di strada sono un tema ormai globale: secondo uno studio di Hollaback! e Cornell University datato 2021, in 22 paesi, tra cui l’Italia, a riportare di aver subito molestie per strada da prima dei 17 anni è l’84% delle donne. Nel nostro paese il dato è al 79%. «Vogliamo restituire alle donne la pienezza degli spazi pubblici – spiega Giulia Sorriento, ideatrice e founder di Pinkroad – , per far sì che, a differenza di quanto accade oggi, tutte si possano sentire al sicuro sui mezzi di trasporto, per strada, a qualunque ora del giorno». Per rispondere a questa esigenza, il team di Pinkroad, di cui fanno parte anche Matteo Barone e Simone Testagrossa, come ceo e founder, e Francesco Sessa, cto e founder, sta sviluppando un’app che, attraverso una rigorosa identificazione, consentirà l’iscrizione solo alle donne e, grazie ai sistemi di geolocalizzazione, permetterà alle utenti di trovare compagnia nei percorsi verso il ritorno a casa, dopo il lavoro o una serata fuori, oppure condividere viaggi su taxi e mezzi pubblici.

L’app sarà scaricabile negli store digitali da gennaio 2025. «Molte donne limitano la socialità e nuove possibili opportunità professionali – sottolinea Sorriento – a causa della scarsa sicurezza delle strade e dei mezzi pubblici. Con Pinkroad facciamo incontrare più donne lungo un percorso poco sicuro, in modo che  escano dal target della vittima di molestie e violenze che cammina da sola per strada ed è quindi più vulnerabile». Il progetto, recentemente premiato nell’ambito del bando SPARK Innovation – Startup per l’innovazione di genere, promosso da Torino Città per le Donne e Politecnico di Torino, punta a diventare la piattaforma di riferimento per portare aiuto alle donne in strada e garantire la loro sicurezza, in maniera fisica e non solo virtuale, grazie all’incontro e alla solidarietà tra donne. «Può sembrare paradossale – conclude Sorriento – ma il nostro obiettivo è quello di dare un contributo alla sicurezza degli spazi pubblici. Sapremo di averlo raggiunto quando non avremo più bisogno di progetti come Pinkroad, perché vorrà dire che la sicurezza in strada è finalmente garantita a tutte le donne».

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