“Non c’entra né il sessismo né le parolacce. Non erano delle cose dette ufficialmente. Era uno spettacolo. Il sessismo è una questione psicologica che riguarda un rapporto di dominio con la donna. Qui non c’era nessun rapporto di dominio con la donna. Qui c’era un divertimento, un gioco. Altrimenti la canzone di Battisti ‘Dieci ragazze per me’ dovrebbe essere censurata”, afferma il sottosegretario della cultura, Vittorio Sgarbi.
La polemica è sorta a posteriori, in merito alle sue dichiarazioni durante l’inaugurazione al museo MAXXI di Roma. Una vicenda che ha provocato le scuse del presidente della Fondazione, Giuli, ai suoi dipendenti e che ha scomodato persino il ministro della cultura Sangiuliano.
Durante la chiacchierata telefonica, Sgarbi ha inoltre sottolineato che il vero problema di sessismo riguarderebbe semmai il Movimento 5 Stelle, visto lo scandalo del figlio di Grillo accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza. A Calenda risponde: “Si dimetta lui, la sua attività politica è pornografica”.
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