“I rivoltosi sono traditori e vanno combattuti duramente”. Così la guida suprema dell’Iran Khamenei per il quale la mano degli stranieri, americani ed europei nelle rivolte è evidente. Un messaggio arrivato nel giorno in cui tre persone sono state condannate a morte con l’accusa di aver ucciso diversi agenti di polizia durante le proteste antigovernative.
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