Sanità: psicologi, ‘noi in Pronto soccorso? Già previsto, norme da applicare’
Roma, 18 gen. (Adnkronos Salute) – La presenza di psicologi nei Pronto soccorso italiani, anche per contrastare le aggressioni di sanitari attraverso l’accoglienza e ‘l’informazione competente’ a familiari dei pazienti, “è già prevista da tempo”. Lo indicano le linee guida sul Pronto soccorso “approvate dalla Conferenza Stato Regioni nel 2019”. Abbiamo “anche alcune buone esperienze lungo lo Stivale” ma sostanzialmente serve “rendere concrete le norme esistenti, possibilmente migliorandole perché in questi 4 anni, con la pandemia, molta acqua è passata sotto i ponti”. A dirlo, all’Adnkrons Salute, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari, in merito alla richiesta dei medici ospedalieri dell’Anaao Assomed di utilizzare la professionalità degli psicologi nel contrasto alla violenza sui sanitari.
Nelle indicazioni del 2019 su come dovrebbero funzionare i Pronto soccorso “la presenza degli psicologi è prevista non solo per la relazione con gli utenti e con i familiari, ma anche perché molte delle problematiche che arrivano in questi reparti hanno risvolti psicologici da prendere in carico”, dice Lazzari sottolineando che, “come spesso succede in Italia, una cosa è ciò che c’è scritto nei documenti programmatici e un’altra è quello che concretamente viene fatto. Quindi in realtà, nella stragrande maggioranza di Pronto soccorso gli psicologi non ci sono”.
Ciò che servirebbe, continua il presidente del Cnop, “è che negli ospedali, in particolare quelli più grandi, ci fosse un servizio di psicologia, a disposizione degli operatori e di tutti gli utenti, Pronto soccorso compreso. Oggi questo accade solo in alcuni nosocomi. Io stesso sono stato responsabile di un servizio di psicologia all’ospedale Santa Maria di Terni fino a un anno fa, dove è prevista la collaborazione con il Pronto soccorso e sono stati fatti corsi con il personale per la gestione della relazione con i pazienti”.
Per quanto riguarda il Pronto soccorso “abbiamo visto che dove c’è la presenza di uno psicologo, che accoglie i familiari e forma il personale, il conflitto con gli utenti si riduce. Dunque usare bene gli psicologi è un’importante risorsa. Si tratta di attuare la norma e migliorarla, perché in questi 4 anni i problemi sono molto aumentati”, conclude.
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