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Tumori: 50% malati teme stigma sul lavoro, progetto globale per vincerlo

18 Gennaio 2023

Milano, 18 gen. (Adnkronos Salute) – Una persona su due nel corso della vita riceve una diagnosi di cancro. Un ‘responso’ che la metà dei pazienti ha paura di comunicare al proprio datore di lavoro, nonostante più di 9 su 10 ritengano che ricevere un supporto nella realtà professionale abbia un impatto positivo sulla salute. Conosce bene il tema Arthur Sadoun, Ceo di Publicis Groupe, multinazionale francese che si occupa di pubblicità, comunicazione e marketing, al quale nell’aprile 2022 è stato diagnosticato e curato un tumore. Dopo avere reso pubblica la sua esperienza, il manager ha ricevuto migliaia di testimonianze sulle paure che i malati oncologici devono affrontare ogni giorno per preservare non solo la salute, ma anche il lavoro. Per sostenerli e combattere lo stigma sul cancro nei luoghi di lavoro, Publicis Foundation ha avviato l’iniziativa globale ‘Working with Cancer’, presentata a Davos in Svizzera durante il Word Economic Forum.

Nell’ambito progetto – promosso in collaborazione con alcuni tra i centri e le associazioni più autorevoli impegnate nella lotta al cancro, tra cui il Memorial Sloan Kettering Cancer Center (Msk), il MacMillan Cancer Support e l’Istituto Gustave Roussy – Working with Cancer, in partnership con il World Economic Forum, lancia un appello per mobilitare alcune delle imprese più importanti al mondo con l’obiettivo di “costruire una cultura del lavoro più aperta, solidale e orientata alla guarigione per i propri dipendenti”. Imprese e organizzazioni grandi e piccole di ogni settore sono invitate a unirsi al movimento attraverso la piattaforma Workingwithcancerpledge.com, dove ogni azienda potrà definire il proprio impegno nei confronti dei pazienti oncologici. Da parte sua Publicis Groupe assicura, tra le altre cose, di garantire ai pazienti oncologici la piena tutela del posto di lavoro per almeno un anno e a fornire anche ai caregiver il necessario supporto alla carriera. Questo impegno è amplificato da ‘Work/Life’, un film che racconta la quotidianità dei malati di cancro sul lavoro mostrando alcune situazioni in cui si trovano ad affrontare il tumore in solitudine, nascondendo la propria condizione anche ai colleghi.

Al momento del lancio – informa una nota – Working with Cancer ha già incassato il sostegno di realtà globali tra cui Abbvie, Adobe, Axa, Bank of America, Bnp Paribas, Bt, Carrefour, Citi, Disney, Ee, Google, Haleon, L’Oréal, Lloyd’s, Lvmh, Marriott, McDonald’s, Meta, Mondelez, Microsoft, Msd, Nestlé, Orange, Omnicom, Pepsico, Reckitt, Renault Group, Sanofi, Toyota, Unilever, Verizon e Walmart. Il 4 febbraio, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, Working with Cancer rivolgerà un appello anche ai media per incentivare il supporto ai colleghi malati all’interno della propria realtà lavorativa. Per amplificare la portata di questo messaggio, l’iniziativa sarà sostenuta da una campagna con un investimento media di 100 milioni di dollari, partecipato da partner in tutto il mondo.

“E’ una dura realtà – dichiara Sadoun – ma, direttamente o indirettamente, ognuno di noi dovrà affrontare o confrontarsi con il cancro nella propria vita personale e professionale. Le aziende hanno un ruolo fondamentale da svolgere in questo senso. Working with Cancer è un’iniziativa sempre più importante, su un fronte che vede già impegnate molte imprese e organizzazioni. Rendendo più accessibili e visibili i nostri sforzi, insieme possiamo contribuire a ridurre l’ansia e superare lo stigma del cancro sul posto di lavoro, con un conseguente impatto positivo sulla salute delle persone. Grazie a un approccio realmente collaborativo sul posto di lavoro, un semplice gesto può avere un effetto profondo e duraturo per i pazienti affetti da cancro”.

“Msk è orgoglioso di essere partner fondatore di Working With Cancer e di assumersi questo impegno – afferma Selwyn M. Vickers, presidente e Ceo di Msk – In qualità di medici, scienziati e personale impegnato nell’assistenza e nella cura delle persone con diagnosi di cancro, conosciamo l’impatto che questo ha sui pazienti e sulle loro famiglie. Intraprendere un’azione collettiva per normalizzare la conversazione sul cancro, anche sul posto di lavoro, è indispensabile per aiutare le persone a sentirsi supportate nel loro percorso oncologico”.

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