Farmaci, da pazienti diabetici appello a medici famiglia e Aifa su prescrizioni
Roma, 24 feb. (Adnkronos Salute) – I pazienti diabetici lanciano un appello alle organizzazioni dei medici di medicina generale perché facciano applicare ai loro iscritti, in modo uniforme sul territorio, il contenuto della Nota 100 dell’Aifa, che ha ampliato la possibilità di prescrizione dei farmaci antidiabetici, rispettando le procedure previste in materia di compilazione del piano terapeutico dei loro pazienti diabetici. E, insieme, invitano l’Agenzia italiana del farmaco a valutare l’eliminazione di procedure che, a causa della loro non lineare interpretazione da parte dei medici di medicina generale, hanno, invece che sveltito, reso più complicata la vita di questi pazienti. E’ questo il messaggio – contenuto anche nelle lettere inviate nei giorni scorsi a Fimmg, Simg e Aifa – della Fand, Associazione italiana diabetici, per mettere un freno a una situazione di incertezza “che emerge dall’esperienza quotidiana dei pazienti, con una frequenza preoccupante”.
“E’ un nostro obbligo segnalare che la cosiddetta Nota 100 emanata dall’Aifa non ha trovato una sua lineare applicazione da parte di Fimmg e Simg o perlomeno, secondo quello che è a nostra conoscenza, non da tutti i medici a loro afferenti, perché così ci viene segnalato dai territori”, dichiara il presidente Fand, Emilio Augusto Benini. “Chiediamo alle due organizzazioni di adoperarsi presso i propri iscritti affinché colgano invece le opportunità offerte dalla Nota 100, che dà loro la possibilità di operare supportati da una corretta e moderna dotazione di farmaci per il diabete, e chiariscano ai loro pazienti che anche i medici di medicina generale possono redigere i piani terapeutici, i cui rinnovi hanno validità annuale”.
“Non è nostra intenzione – precisa – interferire con questioni di natura organizzativa e/o contrattualistica che non ci competono, ma ci preme sottolineare che non è auspicabile, tanto meno tollerabile, che un non adeguato rispetto di determinate procedure (per esempio rinnovo Nota 100 per un singolo farmaco) vadano a discapito dei pazienti, creando ulteriori difficoltà a chi di difficoltà ne ha già tante”.
“Allo stesso tempo – prosegue Benini – ci chiediamo se, per superare queste criticità evidenziate dagli stessi medici di medicina generale, non sia il caso che l’Aifa intervenga eliminando, anche relativamente alle prescrizioni per i malati di diabete, la compilazione da parte del medico del piano terapeutico”.
“Non si capisce perché, infatti – osserva il presidente Fand – per la prescrizione delle statine per ipercolesterolemia basti apporre la Nota 13 nell’apposita casella della ricetta; così come nella ‘Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D’ nell’adulto basti apporre la Nota 96, mentre per la prescrizione di farmaci per il diabete, oltre ad apporre la Nota 100 sull’impegnativa, il medico di medicina generale debba compilare per se stesso il medesimo foglio, il piano terapeutico appunto, che prima al medico di medicina generale arrivava compilato dallo specialista”.
“Confidiamo che gli attori e le istituzioni competenti siano in grado di risolvere tale disagio nel più breve tempo possibile e come organizzazione – conclude – ci rendiamo completamente disponibili, nello spirito collaborativo che ci contraddistingue, con l’obiettivo di migliorare la vita dei malati di diabete, anche in rapporto ai presidi medici necessari”.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche