Rock per un bambino, il concerto benefico in ricordo di Aurora
Rock per un bambino, il concerto benefico in ricordo di Aurora
Rock per un bambino, il concerto benefico in ricordo di Aurora
La vita spesso ci mette davanti a sfide difficili da superare, a conseguenze con cui dobbiamo imparare a convivere lungo la strada. Si dice che tutto stia nel modo in cui si sceglie di affrontarle queste prove e come si decide di ripartire. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Luca Guadagnini, talentuoso cantautore romano che ha saputo, insieme a sua moglie Genni, trarre da una tragedia come la perdita di un figlio la forza per non solo ripartire, ma essere d’aiuto e spalla per altri.
Da 14 anni a questa parte, infatti, da quanto sua figlia, la piccola Aurora, è mancata per un tumore infantile che l’ha portata via a soli ventidue mesi, Luca organizza al Palacesaroni di Genzano un concerto che nel corso delle 12 edizioni fin qui svolte ha raccolto oltre 235.000 euro. Il ricavato è stato donato integralmente al’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma e in particolar modo al reparto di Neonatologia Medica e Chirurgica, dove Aurora era stata ricoverata. “A maggio 2009 ho voluto creare la prima edizione di “Rock per un Bambino”, a pochi mesi dalla scomparsa di Aurora. È difficile spiegare cosa significhi perdere un figlio, ma ho avuto la forza di andare avanti grazie alla musica” ci ha raccontato Luca, “Insieme ad un gruppo di amici e a mia moglie ogni anno organizziamo questa Kermesse, che non è un memoriale o qualcosa di triste ma è una festa. Ricordiamo Aurora per quello che era: una bambina felice. Il compito è quello di portare la speranza, di seminare cose buone per tanti bambini che come lei soffrono”.
Ci sono stati Gigi d’Alessio, Roby Facchinetti, Michele Zarrillo, Grignani e Fogli tra i tanti artisti che nelle scorse edizioni hanno risposto “presente” alla chiamata di Luca, tutti accumunati dal desiderio di sposare questa causa anche contro il luogo comune che vuole gli artisti spesso molto più concentrati su sé stessi e sulle proprie carriere piuttosto che nello smuoversi per altri. “Ho sempre incontrato artisti che hanno capito il progetto e la sua natura. Gigi D’Alessio dopo solo un mese che ci eravamo conosciuti disse che sarebbe venuto. Forse questo è stato possibile perché è un progetto totalmente cristallino ed è tutto alla luce del sole” ha sottolineato Luca.
“Con quanto ricavato nelle scorse edizioni abbiamo comprato diverse strumentazioni, da un respiratore Nava a un videorinolaringoscopio. Abbiamo aperto delle aree prenatali all’interno del Bambin Gesù intitolate ad Aurora e finanziato borse di studio, oltre a partecipare alla ricerca per la sindrome del respiro corto, che colpisce i bambini prematuri”. Un esempio virtuoso di come si possa fare qualcosa di concreto per aiutare la ricerca e la sanità là dove, forse troppo spesso, i fondi scarseggiano.
Stasera 20 maggio al Palacesaroni ci saranno tra gli ospiti Fasma, l’Oschestraccia e Fiordaliso.
di Federico ArduiniLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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