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Pmi: Webidoo Insight Lab, per digitalizzazione Italia al 19° posto su 27 paesi Ue

30 Novembre 2023

Roma, 30 nov. (Labitalia) – Webidoo, digital company specializzata nello sviluppo di tecnologie e servizi per la digital transformation delle imprese, ha presentato al Parlamento europeo il suo primo studio approfondito sul panorama digitale europeo nel mondo delle pmi realizzato da Webidoo Insight Lab. L’Italia si colloca al 19° posto su 27 paesi, dietro ai leader Danimarca, Svezia e Malta, con Slovacchia, Bulgaria e Romania in fondo alla classifica. “Il nostro Insight Lab ambisce a diventare un hub centrale per lo studio e l’analisi della digitalizzazione nelle piccole e medie imprese dell’Unione Europea, proponendo soluzioni innovative per la crescita e lo sviluppo attraverso un’ottica data-driven”, dichiara Giovanni Farese, general manager di Webidoo spa. “Per farlo, abbiamo creato un nuovo indice, lo Sme – digital growth index (Sme – digix), articolato in cinque dimensioni che esplorano aspetti diversi del fenomeno e impattano direttamente sull’evoluzione delle aziende: presenza digitale, commercio digitale, infrastruttura tecnologica, ricerca e innovazione, competenze digitali.”

Sme-Digix emerge dunque come un indicatore pionieristico, progettato per valutare e ordinare i paesi dell’Unione europea rispetto al livello di digitalizzazione delle pmi. È specificamente orientato a discernere e tracciare quelle variabili digitali cruciali che risultano essere catalizzatori significativi per la crescita economica delle piccole e medie imprese. L’indagine di Insight Lab evidenzia come l’Italia emerga nel panorama europeo per il suo notevole utilizzo dei servizi cloud tra le pmi. Questa particolare forza nel dominio ict rappresenta un punto di partenza solido per sviluppare strategie di digital marketing avanzate e innovative. Sebbene l’Italia mostri un impegno minore rispetto ad altri paesi dell’Ue nell’adozione di connessioni internet ad alta velocità, la sua predilezione per le soluzioni cloud offre un’importante opportunità per la crescita digitale.

La sfida attuale per le pmi italiane risiede nell’estendere la propria presenza digitale oltre l’infrastruttura di cloud computing. E’ fondamentale un maggiore investimento nella pubblicità online e nell’utilizzo strategico dei social network. Attualmente, solo il 26% delle pmi italiane sono attive nella pubblicità online e il 54% nei social media, cifre che restano al di sotto della media dell’Unione europea. Questa lacuna evidenzia un’area cruciale di opportunità per le pmi italiane per espandere il loro raggio d’azione e influenza nel mercato digitale locale, europeo e globale. L’attuale scenario impone alle pmi italiane di sfruttare le opportunità di e-commerce e di presenza digitale per affermarsi sul mercato. Con un modesto 18% di pmi che si avventura nell’e-commerce e un ancora più esiguo 6,9% nel commercio transfrontaliero, è vitale una strategia di marketing che abbracci pienamente le potenzialità dei canali digitali, spianando la strada verso una crescita economica notevole.

Il digital marketing è il fulcro per trasformare l’infrastruttura digitale esistente in crescita economica tangibile. Attualmente, solo una frazione delle pmi italiane sfrutta l’intelligenza artificiale (6%) e l’analisi dei big data (8%) nelle loro strategie di marketing. L’adozione di queste tecnologie può scatenare innovazioni significative. La chiave del successo risiede nel potenziare la visibilità online, la comunicazione sui social media, l’ottimizzazione per i motori di ricerca e la personalizzazione dell’esperienza del cliente attraverso dati e analisi predittive.

“Il nostro primo report Sme Digital Growth IndeX 2023 mette in luce il ruolo dell’evoluzione digitale nella crescita delle imprese dell’Unione europea, attraverso un’analisi dettagliata sullo stato della digitalizzazione delle pmi dell’ue”, dice Farese. “La nostra ricerca mira ad evidenziare il nesso tra livello di digitalizzazione e crescita delle piccole e medie imprese dell’UE attraverso un indicatore innovativo, lo Sme – digix, che colma un vuoto importante in letteratura”. Se è vero che esistono altri indici che misurano la digitalizzazione delle aziende a livello europeo, come il Desi per esempio, è altrettanto vero che gli indicatori a disposizione fino ad oggi, non prendevano completamente in considerazione le esigenze specifiche delle piccole e medie imprese. Questo impediva di catturare realmente gli elementi più strategici per la crescita economica delle aziende dell’Ue.

“Proprio da questa riflessione – continua Farese – è emersa la necessità di un nuovo approccio, che non si limita a quantificare la presenza digitale e l’adozione tecnologica, ma ne interpreta l’impatto sulle prestazioni aziendali e sul potenziale di crescita. Per quanto riguarda il nostro Paese, la conclusione cui siamo giunti è che per elevare il profilo digitale e sostenere la crescita delle pmi, l’Italia deve agire con decisione, orientare le risorse verso l’educazione e l’implementazione di strategie di digital marketing, puntare sull’e-commerce e sull’incremento della percentuale di utilizzo dell’AI. Solo così, il nostro paese potrà affinare la sua posizione nel Sme – digix e segnare il passo verso una crescita innovativa e sostenibile nell’era digitale”.

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