Welfare, Di Tommaso (Cgsa Inps): “Assegno unico universale muove numeri molto grandi”
Roma, 30 nov. (Adnkronos/Labitalia) – “L’assegno unico universale muove numeri molto grandi e questa caratteristica e dato dal fatto che è universale e che va a sostituire una serie di misure per le famiglie. Ha raggiunto anche gli stranieri se in possesso dei requisiti richiesti”. A dirlo Elisabetta Di Tommaso, coordinatrice Sistema informativo statistico Cgsa Inps, intervenendo al panel ‘Famiglia e parità. Sostegno al reddito e politiche di genere’, che si è svolto oggi in occasione della due giorni di ‘Valore pubblico valore Inps’ che si è aperta oggi nella direzione generale dell’istituto in via Ciro il Grande a Roma. Le celebrazioni del 125 anniversario dell’Inps si chiudono quindi con un’iniziativa di due giorni per approfondire temi e percorso dell’Inps nella generazione di benessere sociale, partendo dai valori identitari per progettare il cambiamento.
“Nel 2022 da marzo a dicembre – ricorda – sono stati raggiunti 5,7 milioni di nuclei familiari, nel 2023 per i primi 9 mesi ne abbiamo raggiunto 5,9, i figli sono 9,2 milioni nel 2022 e 9,4 milioni nel 2023. Siamo arrivati a 256 euro. L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio: fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni); senza limiti di età per i figli disabili”.
“L’importo dell’assegno – precisa – viene determinato in base all’Isee eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi. analogamente a quanto accade per le pensioni, anche l’importo dell’assegno unico 2023 è stato rivalutato per adeguarlo all’inflazione. In particolare la percentuale di rivalutazione per gli importi 2023 è pari all’8,1%, e si applica sia sugli importi base che sulle maggiorazioni: questo vuol dire che l’importo-base per figli minorenni passa da 175 a 189 euro per quanto riguarda la soglia massima, mentre la soglia minima passa da 50 a 54 euro”.
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