Sanità, Chinni (Ucb Italia): “Salute e sostenibilità binomio strategico e indivisibile”
Roma, 19 mar. (Adnkronos Salute) – “Siamo qui in Senato per parlare del rapporto tra salute e sostenibilità perché è un binomio oramai non più divisibile. Noi pensiamo che oggi la componente Erg, cioè la parte environment, l’ambiente, debba essere assolutamente associata a quella sociale, così come a quella della governance. Ecco, il position paper realizzato da The European House Ambrosetti in partnership con Ucb Pharma prova a fare chiarezza su questo punto e soprattutto immagina delle linee guida per un approccio alla sostenibilità davvero allargato”. Lo ha detto Federico Chinni, amministratore delegato di Ucb Italia oggi, a Roma in occasione dell’evento ‘Salute e sostenibilità, un binomio strategico per il sistema Paese’ organizzato in Senato su iniziativa del senatore Guido Quintino Liris.
“La nostra strategia – continua Chinni – prevede infatti di creare valori per i pazienti che serviamo, per le comunità nelle quali operiamo, per i nostri azionisti, ma anche per i dipendenti di Ucb e, ovviamente, per il pianeta. Però siamo anche qui per una ragione molto chiara e importante: questo obiettivo e questi risultati non si possono ottenere da soli. C’è bisogno è di una partnership allargata tra tutte le componenti del sistema salute, partendo dalle istituzioni, che oggi ci ospitano, ma anche con il coinvolgimento del “settore privato, la componente scientifica e ovviamente i pazienti”.
Sullo studio realizzato da The European House Ambrosetti in partnership con Ucb Pharma e presentato nel corso dell’evento, Chinni sottolinea che pur avendo “ragionato su quella che è la nostra strategia allargata di sostenibilità, ci siamo anche interrogati su quali potevano essere delle raccomandazioni o delle azioni più puntuali per il sistema Paese nel quale ci troviamo ad operare. Per questo”, la stesura di questo documento è stata fatta con “l’aiuto dei colleghi di Ambrosetti, ma soprattutto coinvolgendo, in quest’ottica di collaborazione pubblico-privato, diversi portatori di interesse e stakeholder”. Il “sistema salute – conclude l’Ad – ha bisogno di essere riconsiderato centrale”. Con la pandemia “abbiamo visto come senza salute non ci sia nemmeno economia, ma oggi ce lo stiamo dimenticando perché la complessità del mondo ci sta facendo” vivere altre realtà. “Però è molto importante riportare al centro del dibattito la salute perché è veramente la cosa più importante della quale dovremmo occuparci”.
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