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Notizie Flash: 2/a edizione – L’estero

3 Giugno 2024

(Adnkronos) – Tel Aviv. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto di ”non essere d’accordo con la fine della guerra” nella Striscia di Gaza, affermando che ”il piano presentato da Biden è parziale” e ”non accurato”, con alcuni ”gap” rispetto alla proposta di Israele. Intervenendo davanti ai membri del comitato per gli affari esteri e la sicurezza della Knesset, Netanyahu ha sottolineato che ”la guerra verrà fermata allo scopo di restituire gli ostaggi e poi discuteremo”.

Kiev. Kiev conferma: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà al G7 in Puglia in programma dal 13 al 15 giugno, in presenza o collegato. Lo ha detto il portavoce del presidente, Sergei Nikiforov, alla tv ucraina, dopo che nei giorni scorsi lo aveva detto la stessa premier Giorgia Meloni, confermando alcune indiscrezioni di stampa. “Sfortunatamente – ha detto, citato dalla tv ucraina – non posso confermare o smentire che il presidente parteciperà fisicamente al summit del G7, ma in ogni caso, online o fisicamente, non ci sono dubbi che sarà lì”.

Tel Aviv. Un uomo di 34 anni, apparentemente un rifugiato di origine siriana, ha lanciato una molotov contro l’edificio che a Bucarest ospita l’ambasciata israeliana. Lo riporta l’emittente Kan, precisando che l’uomo – che ha lanciato l’ordigno contro l’ingresso – è stato arrestato. Sull’incidente, che non ha causato né danni, indagano i servizi segreti romeni. Al momento sono ignote le cause del gesto.

Kiev. Sono “107 i Paesi e le organizzazioni internazionali ad aver confermato la loro presenza” al summit della pace previsto in Svizzera il 15 e 16 giugno. Lo ha detto il portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Sergei Nikoforov, citato dalla tv locale.

Roma. Decine di migliaia di bambini in Afghanistan sono ancora colpiti dalle inondazioni improvvise in corso, soprattutto nelle province settentrionali di Baghlan e Badakhshan e nella provincia occidentale di Ghor. Le ultime inondazioni hanno causato quasi 350 vittime, tra cui almeno una decina di bambini. Oltre 7.800 case sono state danneggiate o distrutte e più di 5.000 famiglie sono state sfollate.

Gaza. E’ salito a 36.479 il numero dei palestinesi che sono stati uccisi nella Striscia di Gaza da quando è iniziata la rappresaglia israeliana per l’attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City spiegando che solo nelle ultime 24 ore si contano 40 morti.

Islamabad. L’Alta Corte di Islamabad ha assolto dall’accusa di aver divulgato segreti di Stato l’ex primo ministro pakistano Imran Khan, che rimane tuttavia in carcere con altre accuse. Lo ha riferito il sito dell’emittente Dawn, citando il deputato del partito Pakistan Tehreek-e-Insaf di Khan, Salman Safdar.

Tel Aviv. Oltre 1.000 ettari di terreno sulle alture di Golan sono stati avvolti dalle fiamme durante l’attacco di ieri di Hezbollah. Secondo le stime dell’Autorità israeliana per la natura e i parchi, le raffiche di razzi su Katzrin hanno provocato vasti incendi soprattutto nei percorsi turistici, tanto ci vorranno diversi anni prima le aree siano rimboscate.

Ramallah. ”I palestinesi stanno pagando il prezzo della guerra” tra Hamas e Israele, ”una guerra di cui non hanno bisogno”. Così il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas ha risposto a distanza alla Guida suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, che aveva parlato del conflitto in corso come del mezzo utile a fermare il tentativo di Israele di controllare la regione. Per Abbas, le parole di Khamenei hanno ”l’obiettivo di sacrificare il sangue dei palestinesi e di migliaia di bambini, donne e anziani” oltre che di ”distruggere la terra palestinese”.

Bruxelles. Le elezioni europee del prossimo weekend saranno decisive per Ursula von der Leyen. La presidente uscente della Commissione Europea, ricandidata, questa volta corre come Spitzenkandidatin, candidata di punta, del suo partito, il Ppe. E’ stata indicata come ‘Spitzen’, senza troppo entusiasmo, dal congresso del suo partito a Bucarest, nel marzo scorso. Per lei, che venne scelta come presidente della Commissione nel 2019 da Angela Merkel ed Emmanuel Macron dopo che tutti gli Spitzenkandidaten erano stati ‘fatti fuori’, a partire da Manfred Weber e Frans Timmermans, il passaggio a ‘Spitzen’ comporta dei rischi.

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