Sanità, Osnato (FdI): “Dal 2023 al 2024 stanziamenti passati da 128 a 134 mld”
Roma, 17 giu. (Adnkronos Salute) – “In questi anni difficili del post pandemia la sanità è tornata argomento importante nel dibattito pubblico e dunque di quello politico. Per il ruolo che rivesto mi preme raccontare quanto fatto nelle leggi di bilancio 2023 e 2024 in termini di stanziamenti: in termini assoluti dal 2023 al 2024 si è passati da 128 miliardi stanziati per la sanità a 134 miliardi, un incremento significativo, ogni due anni è previsto inoltre un ulteriore incremento di 2,1 miliardi”. Così Marco Osnato, presidente della VI Commissione Finanza alla Camera, in occasione dell’evento intitolato ‘La prevenzione in viaggio. #piùmovimentomenotrombosi’, organizzato da Regione Lombardia in collaborazione con l’associazione Vincere la Trombosi presso la sala Marco Biagi di Palazzo Lombardia a Milano.
“C’è poi lo stanziamento relativo anche alle liste d’attesa, un tema scottante sul quale il governo è intervenuto con un decreto – aggiunge Osnato – Abbiamo anche considerato il più possibile la qualificazione del personale sanitario. Penso ad esempio a quando, con il decreto Bollette, abbiamo sanato una situazione ormai decennale relativa alla precarietà dei ricercatori, e ogni singolo istituto sta provvedendo a stabilizzare questo personale che è rimasto precario per diversi lustri. Abbiamo poi fatto un lavoro sull’eliminazione dei cosiddetti gettoni, che Regione Lombardia aveva già iniziato a svolgere”.
Osnato ha poi spiegato che “ci sarà presso il ministero della Salute un organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria e c’è il coinvolgimento di tutti coloro, pubblici e privati, che possono aiutare a ridurre le liste d’attesa. Rispetto alla valorizzazione e tenuta in considerazione del personale sanitario, è stata pensata un’imposta sostitutiva del 15% sugli straordinari del personale sanitario che voglia ampliare la sua disponibilità per aiutare a ridurre le liste d’attesa”. Tutto questo “è da sommare al disegno di legge sulle garanzie di prestazione sanitaria – sottolinea il parlamentare – già presentato nel Consiglio dei ministri del 4 giugno, che si occupa anche delle dispositive in merito all’assistenza domiciliare e della possibilità di erogare per i medici specializzandi le prestazioni di lavoro in Co.co.co. Tutta una serie di opportunità che il governo mette a disposizione, in modo transitorio, per una migliore resa strutturale e gestione delle risorse per la sanità delle varie regioni. La sanità è tornata ad essere un argomento molto dibattuto quindi crediamo sia giusto rispondere con dati certi così che il dibattito si fondi su situazioni che sono chiare”, conclude.
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