“Quei soggetti che definivamo erroneamente affetti da condizione di intersesso, nella maggior parte dei casi hanno patologie genetiche, urologiche e uroandrologiche. La maggiore criticità è che non ci sono specialisti per patologie urologiche di transizione”. Ad affermarlo all’Adnkronos, a margine del 97.simo congresso nazionale della Società italiana da urologia, in corso a Bari, è Andrea Salonia, responsabile ufficio formazione SIU.