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**Migranti: ‘leggi violate e soldi buttati’, Schlein a Meloni ‘smonta tutto e chiedi scusa’**

18 Ottobre 2024

Roma, 18 ott. (Adnkronos) – “Figuraccia”. “Fallimento”. “Sperpero di denaro pubblico” che profila un “danno erariale”. Le opposizioni picchiano duro sul modello Meloni in Albania. La decisione di non convalidare il trattenimento dei migranti da parte del tribunale di Roma, mette nero su bianco quanto da tempo il centrosinistra andava denunciando: il progetto della destra in Albania viola le leggi. Delle 16 persone portate, neanche una ha i requisiti per restare lì e dovranno tutti essere riportati in Italia. Dalla sentenza un formidabile assist al centrosinistra che tutto – da Iv a M5S – demolisce l’operazione della destra sui migranti. “Meloni fermati. Ora smonta tutto, torna indietro e chiedi scusa agli italiani”, dice Elly Schlein rivolgendosi alla premier.

Tanti i punti su cui le opposizioni vanno l’attacco. Non solo quello giuridico. Ma anche sui costi. “Il ministro Piantedosi e l’intero governo Meloni dovrebbero di tasca loro rimborsare lo Stato per i soldi pubblici sprecati in questi giorni per l’inutile deportazione di 16 persone in Albania”, incalza Nicola Fratoianni. “Uno spot da 1 miliardo”, rimarca Giuseppe Conte che interviene anche su un altro aspetto della faccenda destinato a crescere nelle prossime ore: l’attacco della maggioranza ai giudici per la decisione presa oggi. “Meloni, dacci oggi il nostro complotto quotidiano per coprire i disastri e gli imbrogli ai cittadini su banche, sanità e tasse. Oggi gli attacchi sono per i giudici che hanno applicato le norme e che hanno rivelato che quello in Albania è un semplice spot, come avevamo denunciato”.

Netta Schlein: “Il finto moderato Tajani dice ai giudici: ‘Non impediscano al governo di lavorare’. Tajani, le leggi valgono per tutti. Tanto più il governo le deve rispettare. Nessuno è al sopra delle leggi. Quella era la monarchia assoluta”. Del resto, ricorda la segretaria del Pd, non è che il governo non era avvertito del rischio: “Se la devono prendere solo con stessi perchè da tante parti si era fatto notare la costruzione dell’impianto di questo accordo era in contrasto con le leggi. Sono stati sordi e arroganti”.

Le opposizioni battono senza sconti sul capitolo ‘sprechi’ rimarcando la spesa dell’operazione Albania e denunciando, in tempo di manovra, l’utilizzo che si sarebbe potuto fare di quei fondi, in primis guardando allo stato della sanità pubblica. La “deportazione” in Albania, dice Schlein, è “costata 18 mila euro a testa dopo per decenni avete abbaiato contro i 35 euro al giorno per l’accoglienza dei migranti. Vergogna, altro che modello. Siete andati ieri in Ue a presentare un progetto che viola il diritto. 800 milioni di buttati che potevano essere usati per la sanità”.

Conte parla di “gioco dell’oca: il primo giorno portiamo 16 migranti in Albania, il secondo giorno ne riportiamo quattro, e adesso dobbiamo riportarli tutti. Tutto questo mentre a Lampedusa ne sbarcano 1000 in sole 24 ore”. E sui costi: “Non era meglio destinare subito queste risorse subito per l’emergenza che stanno vivendo i nostri ospedali?”. Un “vergognoso sperpero di denaro pubblico”, rimarca Angelo Bonelli che chiede: “Chi pagherà per questo fallimento? Chi pagherà per un’operazione in cui 16 migranti sono stati deportati in Albania con una nave da guerra italiana, 80 uomini di equipaggio, al costo di 18.000 euro a testa?”.

Per Carlo Calenda “la tanto strombazzata operazione Albania si sta dimostrando per ciò che è in tempi da record: una clamorosa e costosissima presa in giro: 500 milioni di euro di costi in più, rispetto ad un centro costruito in Italia, buttati dalla finestra”. Sarcasmo da Matteo Renzi: “Per avere tre like sui social, butta via un miliardo di euro per trasportare avanti e indietro con l’Albania qualche decina di migranti”. Duro Riccardo Magi che ieri ha visitato il centro in Albania con altri parlamentari di opposizione: “Piantedosi dovrebbe dimettersi e Meloni scusarsi per aver sperperato centinaia di milioni di euro dei contribuenti italiani per uno spot elettorale e per aver raccontato frottole ai partner europei”. E sul tavolo non c’è solo il danno erariale di cui parla il Pd ma anche la richiesta dei dem con M5S e Avs all’Ue di aprire una procedura di infrazione giudicando “illegali” le misure previste dall’accordo Italia-Albania. Una mossa che Giorgia Meloni ha bollato come “vergogna” via social.

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