“L’anticorpo monoclonale mepolizumab permette di bloccare l’interleuchina 5, il fattore di crescita più specifico e principale degli eosinofili, i key driver della patogenesi Egpa”, granulomatosi eosinofila con poliangioite, “una malattia che va incontro a recidive. Mepolizumab permette di poter allungare il tempo alla prima recidiva”. Così Francesco Bini, direttore dell’Uoc di Pneumologia dell’Asst-Rhodense di Garbagnate Milanese, intervenendo a Milano durante la seconda giornata del XXV congresso nazionale della Società italiana di pneumologia (Sip), al simposio Gsk sulle malattie eosinofile e l’evoluzione dell’approccio terapeutico dell’anticorpo monoclonale.
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