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IA, Scervo (Leonardo Innovation Labs & Intellectual Property): “Percorso ambizioso ma difficile”

19 Novembre 2024

Roma, 19 nov. (Adnkronos/Labitalia) – “La trasformazione digitale dell’azienda ci mette su un percorso molto ambizioso ma sicuramente molto difficile. Questo perché in realtà questa trasformazione ci vede lavorare internamente su tutti i processi, che sono processi di produzione, di ingegneria, ma sono anche di organizzazione, di gestione del lavoro e di tutto quello che è il mondo del business che ruota intorno all’aerospazio, difesa e sicurezza, che sono i nostri domini di interesse”. A dirlo Salvatore Scervo, senior vice president Leonardo Innovation Labs & Intellectual Property, intervenendo all’evento Adnkronos Q&A, ‘Trasformazione digitale, dentro l’AI’.

“Leonardo – spiega – ha 53.000 dipendenti, mediamente un buon 35% fa ricerca e sviluppo, tutte tecnologie Stem, tutte persone che si devono spostare sulla digitalizzazione, dove digitalizzazione per noi significa sicuramente IA, ma IA che accompagna anche gli altri processi digitali, il digital twin. Cioè l’IA non è solo fine a se stessa, ma è anche digital twin, è anche quantum computing, è anche high performing computing, quindi c’è l’investimento in infrastrutture, perché non c’è investimento in IA, se non c’è un investimento dell’infrastruttura hardware ad alta velocità e altamente performante che l’accompagna”.

“Quindi – spiega – significa oggi avviare una grossa azienda come la nostra su un percorso di digitalizzazione, sicuramente complicato, sicuramente difficile, ma sicuramente consistente, proprio perché l’azienda deve sicuramente eliminare i processi che non servono più, mentre quelli che servono si modificano e si migliorano. Dobbiamo avere la possibilità di produrre le cose meglio, quindi migliorarne la qualità, essere più veloci, perché questo significa produttività, produrre prima significa essere in grado di produrre di più”. “Le università – ricorda – soprattutto quelle italiane ma anche quelle estere con cui collaboriamo sono sicuramente una fonte di competenze e di risorse preziose che vanno bene molto per la ricerca. Leonardo investe sull’IA e su tutte le altre tecnologie, dai materiali alla robotica ai voli autonomi, e su tutto quello che impatta poi sui domini di business della cyber, dello spazio, della difesa, eccetera, è chiaro che andiamo a investire non le grosse cifre di Google o di Amazon, ma comunque grosse cifre ma selettive per quello che interessa per rendere i nostri sistemi sicuramente migliori e sicuramente più efficaci”.

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