Gli italiani imprudenti alla guida
È stata pubblicata recentemente la nuova indagine annuale commissionata da Anas e condotta da Csa Research sugli stili di guida degli italiani. Il quadro che ne esce è sconfortante
È stata pubblicata recentemente la nuova indagine annuale commissionata da Anas e condotta da Csa Research sugli stili di guida degli italiani. Il quadro che ne esce è sconfortante.
Per un italiano su due (51%) superare i limiti di velocità «non è pericoloso» e il 16,4% pensa che un guidatore, se esperto, possa oltrepassarli. L’11,4% ritiene che durante la guida «si possa fare altro». Solo il 72,5% pensa che alcol e stupefacenti siano sempre pericolosi, mentre l’8,4% li ritiene addirittura «irrilevanti» alla guida. Un dato che migliora è quello relativo all’uso del cellulare durante il viaggio: a usare lo smartphone è il 7,4% del campione (in calo rispetto al 9,6% del 2023). Ma a peggiorare il dato pensano i più giovani: il 9,9% degli under 40 lo usa contro il 5,6% degli over 60.
Da questi numeri è facile comprendere come molti italiani sottovalutino i rischi alla guida e gran parte del campione risulti incosciente e spericolato. «Tanto a me non capita» si sente dire spesso, ma poi – in particolare nel weekend – arrivano notizie di incidenti causati principalmente dall’imprudenza dei guidatori. Guida in stato di ebbrezza, assunzione di alcol e stupefacenti, utilizzo del cellulare: queste continuano a rimanere le cause principali che portano a tragiche conseguenze.
Serve più senso di responsabilità alla guida per non mettere a repentaglio la vita propria e quella altrui. Affinché il numero dei morti sulle strade diminuisca e non continui a essere un bollettino di guerra.
di Filippo Messina
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