Auto elettrica, mito e realtà quotidiana
Pro e contro dell’auto elettrica. Il dibattito deve essere liberato dall’ideologia e dalle panzane comode a certa propaganda
Auto elettrica, mito e realtà quotidiana
Pro e contro dell’auto elettrica. Il dibattito deve essere liberato dall’ideologia e dalle panzane comode a certa propaganda
Auto elettrica, mito e realtà quotidiana
Pro e contro dell’auto elettrica. Il dibattito deve essere liberato dall’ideologia e dalle panzane comode a certa propaganda
Pro e contro dell’auto elettrica. Il dibattito deve essere liberato dall’ideologia e dalle panzane comode a certa propaganda
Oggi ho deciso di fare il kamikaze elettrico o elettrificato, vista la scarsa popolarità del tema…È vero, come sostengono tanti imprenditori e politici, che l’elettrificazione è una bufala, un grande imbroglio ai danni del consumatore e del lavoratore occidentale?
Partiamo dalla “classica”contestazione dei prezzi: è ormai chiaro che l’industria europea dell’automotive ha scaricato sui clienti i costi esorbitanti delle proprie vetture elettriche. Prezzi capaci di uccidere un’intera filiera, figli di un’impreparazione e un’arretratezza tecnologica devastante.
È un gioco che poteva stare in piedi fino a quando le macchine elettriche cinesi erano lontane dai nostri concessionari ma adesso molto meno, con una gamma allo stesso prezzo delle auto spinte da motori a combustione interna.
Passiamo all’esperienza quotidiana e alle balle che si sprecano. Fatta la fondamentale premessa che il sottoscritto vive a Milano, una delle aree più avanzate in termini infrastrutturali, non posseggo un box e pertanto non ho una wallbox per caricare l’auto. Mi affido solo alle infrastrutture pubbliche e non ho mai avuto un problema nell’area urbana milanese, potendo scegliere se affidarmi alle ricariche “lente” da 22 kW all’ora o alle fast e superfast che arrivano a 150 kW di ricarica in 60 minuti.
È anche un’opzione pratica: se non trovi parcheggio lasci l’auto per ore sia in ricarica che parcheggiata.
A proposito di parcheggi, non si pagano, sia le strisce blu che le gialle. Non pago l’Area C di Milano. Ora che è arrivato il freddo, preriscaldo l’auto trovandola “sghiacciata”, con l’abitacolo piacevole. Tutto questo non si può fare con un’auto endotermica perché – a voler rispettare le norme – non si può lasciare acceso il motore in sosta o fermata.
I costi sono alti, andando da 65 a 89 centesimi a kilowattora, a seconda della velocità di ricarica e dei fornitori. Sempre mia esperienza, l’auto ha 90 kW di batteria e un’autonomia che d’estate arriva a 520 km e d’inverno scende a 420, per i servizi di riscaldamento e l’impatto del freddo sulle celle della batteria. I costi di manutenzione di un’auto elettrica, invece, sono pressoché nulli.
Quanto all’autonomia, ragionando da guidatori “tradizionali” non saremo mai soddisfatti. La ricerca sulle batterie, però, va velocissima (purtroppo in Cina e Stati Uniti e non in Europa) e con un’efficiente rete di ricarica il tema sarebbe disinnescato.
Dopo aver letto correrete ad acquistare un’auto elettrica? No, perché basta vivere al Sud per veder evaporare gran parte dei vantaggi elencati e la questione prezzo resta imbarazzante, a meno di comprare cinese. Speriamo si capisca, però, che il dibattito deve essere liberato dall’ideologia e dalle panzane comode a certa propaganda.
Ultima annotazione: le macchine elettriche sono maledettamente divertenti e alcune hanno un’anima sportiva, mantenendo un’accessibilità inconcepibile nelle auto tradizionali. Non conta, ma si vive anche di divertimento.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche