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Boeing

Spendere fino a 1000 dollari per passare una notte come un re dei narcos

Il Boeing 727 appartenuto, forse, a Pablo Escobar e trasformato in un airbnb di lusso – IL VIDEO

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Spendere fino a 1000 dollari per passare una notte come un re dei narcos

Il Boeing 727 appartenuto, forse, a Pablo Escobar e trasformato in un airbnb di lusso – IL VIDEO

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Il Boeing 727 appartenuto, forse, a Pablo Escobar e trasformato in un airbnb di lusso – IL VIDEO

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Il Boeing 727 appartenuto, forse, a Pablo Escobar e trasformato in un airbnb di lusso – IL VIDEO

Sarebbe un’esperienza a dir poco suggestiva quella di poter sorseggiare un cocktail sullo stesso divanetto dal quale Pablo Escobar escogitava i suoi piani di vendetta contro i nemici del cartello di Medellin. Ebbene, per passare una notte da re dei narcos basta andare a Bristol, dove l’imprenditore quarantunenne Johnny Palmer ha inaugurato “l’airbnb più cool del mondo”, come riporta il New York Post. La particolare struttura ricettiva può far toccare il cielo con un dito a soli 32 piedi d’altezza (circa 10 metri) offrendo ai suoi ospiti un’esperienza da “oligarchi”. Il PYTCHAir, così ribattezzato, è un ex jet privato che l’uomo ha rilevato e adagiato su alcuni container nella zona industriale della città conosciuta ai più per la sua secolare tradizione marinaresca dovuta all’antico ruolo strategico di porto per le Americhe. L’aereo in questione è un Boeing 727 commissionato nel 1968 dalla Japan Airlines e poi venduto a un fondo privato nel 1981 dopo 13 anni di onorato servizio nei cieli del Sol Levante. Da quel momento in poi, il velivolo è passato di mano in mano fino al 2012 quando è atterrato per l’ultima volta all’aeroporto di Filton, a Bristol. Nei suoi ultimi 30 anni di servizio l’aereo era intestato a un conto nelle Isole Cayman e questo dettaglio ha reso difficile risalire con esattezza alla lista dei suoi proprietari che, oltre al re dei narcotrafficanti, includerebbe principi sauditi e mafiosi. Secondo Palmer, infatti, anche se non esiste alcun documento ufficiale, tra questi proprietari ci sarebbe proprio il noto re della cocaina passato a miglior vita il 2 dicembre 1993.

Non è dato sapere, dunque, se questo peculiare airbnb sia appartenuto o meno al famoso narcotrafficante oppure se si tratti di un’astuta campagna di marketing. Resta il fatto che l’alloggio è dotato di tutti i comfort e vanta una cucina, tre bagni e due camere matrimoniali con materassi kingsize e sedute che possono trasformarsi in letti. Gli interni sono sfarzosi e opulenti e testimoniano in un certo senso quel passaggio di mani che non hanno badato a spese con pannelli in noce, lampadari di cristallo, sedili in pelle, mobili di lusso, maxischermo, sauna, jacuzzi e per finire docce e gabinetti placcati in oro. Sebbene oggi sia privo di ali e motori, nel velivolo si ha la possibilità di stazionare nella cabina di pilotaggio, che Palmer ha conservato intatta, mantenendo la pulsantiera e la disposizione originale dei sedili. I lavori di restauro e ammodernamento hanno richiesto molto tempo e lo stesso proprietario si è occupato di tutte le fasi di ristrutturazione come i cablaggi e piccoli lavori di falegnameria. Palmer sottolinea che si è trattato di un’opera corale alla quale hanno partecipato un numero nutrito di professionisti e artisti. La fusoliera dell’aereo è stata riverniciata rispecchiando i precetti della street art quale grande protagonista del fermento artistico della città inglese.

Nel PYTCHAir si può arrivare a spendere fino a 1.055 dollari a notte in alta stagione, anche se il prezzo medio oscilla tra le 250 e le 850 sterline in base al periodo. L’esperienza di fatto risulta molto accessibile e se non bastasse, mediante una donazione alle associazioni benefiche locali, è possibile visitarlo partecipando a delle giornate a porte aperte: “Mi piace vedere i bambini che restano meravigliati, molte persone ci passano belle serate e vengono da ogni angolo del Paese anche solo per scattare un selfie” afferma l’imprenditore. Inoltre, tutti i rapper interessati a fare video musicali al suo interno e gli studenti impegnati in progetti artistici possono accedervi senza spendere un penny. “Chi non ha mai sognato di possedere un aereo? Adesso può provare cosa significa”. Quella di Johnny Palmer è una vera e propria passione tanto che lo stesso reinveste tutti i ricavi nel progetto cercando di renderlo sempre più interessante per gli ospiti. Tra poco la flotta potrebbe ampliarsi visto che un mese fa ha presentato domanda al comune per un secondo aereo da posizionare accanto al Boeing 727 che a suo dire sarà ancora più grande di questo.

Di Angelo Annese

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