Sinner non andrà al Quirinale da Mattarella
Sinner sbaglia a rifiutare l’invito al Quirinale. Il riposo assoluto che i medici hanno prescritto a Jannik, al ritorno dall’Australia, non dovrebbe impedirgli di passare un paio d’ore al Colle, stringendo la mano al capo dello Stato
Sinner non andrà al Quirinale da Mattarella
Sinner sbaglia a rifiutare l’invito al Quirinale. Il riposo assoluto che i medici hanno prescritto a Jannik, al ritorno dall’Australia, non dovrebbe impedirgli di passare un paio d’ore al Colle, stringendo la mano al capo dello Stato
Sinner non andrà al Quirinale da Mattarella
Sinner sbaglia a rifiutare l’invito al Quirinale. Il riposo assoluto che i medici hanno prescritto a Jannik, al ritorno dall’Australia, non dovrebbe impedirgli di passare un paio d’ore al Colle, stringendo la mano al capo dello Stato
Sinner sbaglia a rifiutare l’invito al Quirinale. Il riposo assoluto che i medici hanno prescritto a Jannik, al ritorno dall’Australia, non dovrebbe impedirgli di passare un paio d’ore al Colle, stringendo la mano al capo dello Stato
Una brutta figura. Senza mezzi termini. E va sottolineato, altrimenti si potrebbe cadere nell’agiografia di Jannik Sinner, movimento che sta montando in Rete e a cui non sentiamo di unirci, dopo aver decantato le qualità tecniche, fisiche, mentali, morali del numero uno al mondo. Che è uno sportivo esemplare: abbiamo scritto anche del magnifico gesto verso Zverev durante la premiazione all’Australian Open, degno di un fuoriclasse. Non esiste un fuoriclasse con un approccio umile, sobrio, come Sinner.
Dopo la premessa, il nostro pensiero: rifiutare l’invito di domani al Quirinale è un errore. Il riposo assoluto che i medici hanno prescritto a Jannik, al ritorno dall’Australia, non dovrebbe impedirgli di passare un paio d’ore al Colle, stringendo la mano al capo dello Stato, peraltro assieme ai compagni di Coppa Davis, che saranno premiati da Mattarella per il bis dell’Insalatiera, ottenuto a novembre 2024. Jannik è il capostipite di un movimento al decollo, è il simbolo, il baricentro attuale dello sport italiano.
Nessuno ha ovviamente fiatato sulla sua assenza al torneo di Rotterdam, dove ha vinto lo scorso anno. Riposo assoluto, appunto, come indicato dai medici, stop agli allenamenti per qualche giorno, rientrerà a Dubai tra circa tre settimane. Ma, ripetiamo, è un errore non da poco non presentarsi al Quirinale. Che, per inteso, non è il Festival di Sanremo, un altro invito accantonato da Sinner sia lo scorso anno che per quello in arrivo. E se Sinner obiettivamente avrà i suoi leciti motivi per schivare la passerella sanremese, ci risulta davvero poco comprensibile la sua assenza al Quirinale, portandoci dietro qualche quesito, per esempio se la Fitp, la federtennis per intenderci, abbia avuto voce in capitolo nella gestione del caso, mentre non crediamo alla volontà di voler sviare la pressione mediatica per la vicenda doping. Il presidente Binaghi si era sbilanciato, credendo e spingendo per vederlo al Colle assieme a Berrettini, Musetti, Vavassori, Bolelli, il ct Volandri. Semplicemente, Jannik lavora molto, parla poco e le vetrine non gli piacciono. Quelle degli sponsor sì, certamente, ma non è certo una colpa. Ma non si tratta di un’ospitata in tv, non è il Festival di Sanremo, bensì il Quirinale e sicuramente Mattarella si discosta – e parecchio – dal circo Barnum della politica che forse Jannik vuole evitare, per non essere trascinato da una parte o dall’altra della staccionata.
di Nicola Sellitti
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Tag: Mattarella, Tennis
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