Economia: Calenda, ‘ecco nostre proposte per industria ed energia, Meloni ci convochi’
Roma, 6 feb (Adnkronos) – Proposte per rilanciare l’industria e garantire alle imprese un risparmio per i costi dell’energia. A presentarle Azione, che con il segretario, Carlo Calenda, chiede al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di convocare un tavolo con maggioranza e opposizione per poterne discutere.
“Ripristinare Industria 4.0 come era, con un’aliquota unica al 33 per cento, credito d’imposta su investimenti in macchinari digitali, in software, in particolare sull’intelligenza artificiale, formazione, ricerca e innovazione -propone il leader di Azione- I fondi per sostenere questo provvedimento possono essere presi dal residuo di sei miliardi di Transizione 5.0 più due miliardi e due che residuano dalla vecchia Industria 4.0. Accorpando questi due fondi abbiamo una capienza più che sufficiente per un provvedimento che dia veramente una spinta fortissima agli investimenti da marzo a marzo del prossimo anno, termine ultimo in cui si possono usare i fondi connessi al Pnrr”.
Quanto all’energia, la proposta è quella di reintrodurre il meccanismo del ‘prezzo equo’ per l’energia rinnovabile, con il Gse che preleva l’energia a prezzi di riferimento. Inoltre, si punta al disaccoppiamento del prezzo dell’energia rinnovabile dal mercato del gas. Previste poi misure per la vendita obbligatoria di energia sovvenzionata a costo controllato e la semplificazione delle procedure per l’autoconsumo, come l’abolizione delle autorizzazione per la sostituzione dei pannelli fotovoltaici, riferendosi a quelle ottenute per la prima installazione.
“In termine di utile -sottolinea ancora Calenda- le imprese che si occupano di rinnovabili sono intorno al 50 per cento del fatturato, la Ferrari, che ha avuto un anno straordinario, è al 30”.
“L’economia è l’emergenza numero uno: chiediamo Giorgia Meloni -propone il leader di Azione- di convocare un tavolo con le opposizioni e la maggioranza a Palazzo Chigi come abbiamo fatto sul salario minimo per fare un’analisi nel merito di queste proposte che sulla carta tutti condividono. Dobbiamo dare il segnale che almeno su questo, sull’emergenza economica, prima dell’arrivo dei dazi di Trump siamo tutti capaci di fare uno sforzo di collaborazione per il bene dell’Italia”.
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