**Mafia: pm, ‘estorsioni ancora al centro degli interessi dei boss, imposizioni a tappeto’**
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) – “La graduale ripresa di Cosa nostra è stata, al contempo, causa ed effetto del crescente introito di denaro. Il sistema estorsivo è tuttora al centro degli interessi mafiosi, anche quale strumento di controllo del territorio, dove emerge, ancora una volta, la strategia delle imposizioni “a tappeto” (si pensi, ad esempio, alla sottomissione massiccia dei ristoranti delle borgate marinare di Sferracavallo e Mondello all’ordine di intraprendere nuovi rapporti di fornitura di prodotti ittici con il grossista indicato da Nunzio Serio)”. Così, i pm della Dda di Palermo nel provvedimento di fermo
Ma è stato soprattutto il ritorno al traffico di stupefacenti a segnare il momento della svolta economica. Il già accennato ampliamento dei contatti con la “grande distribuzione” tanto da pensare di “comandare Palermo”, registrato in più territori ed anche nelle indagini che ci occupano, è stato possibile grazie al costante accumulo di capitale derivante dal controllo capillare del mercato cittadino – anch’esso emerso chiaramente nei suddetti procedimenti – realizzato con l’imposizione sistematica, ai venditori al dettaglio, della sostanza da porre in commercio o del pagamento di una percentuale o, talora, di un emolumento fisso mensile scollegato alle entrate. E ciò sebbene ancora gli uomini d’onore di vecchio stampo prendano le distanze da tal tipo di affari pur non disdegnandone il ritorno economico (Gino MINEO: se fate l’affare “porta qualche cosa” gli dici! … ..però stai attento ah, perché oggi domani, io vedi per ‘ste cose non mi ci sono mischiato mai, non ci sono entrato mai, non è che mi voglio andare ad infangare poi con un po’ di fanghi (..) Tu così gli dici “lascia qualche cosa per … per il paese”, … per i cristiani, gli dici … che hanno di bisogno”).
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