**Lavoro: Scotto, ‘Meloni su pdl Cisl? Se resta così, per noi impossibile votarla’**
Roma, 11 feb. (Adnkronos) – Domani il comitato dei 9 si riunirà in mattinata sulla “proposta unitaria delle opposizioni sulla riduzione dell’orario di lavoro” e nel pomeriggio sulla pdl Cisl sulla partecipazione. Una giornata di confronto parlamentare che si annuncia intensa. Sulla riduzione dell’orario “non siamo disponibili ad accettare l’ennesimo rinvio”, dice il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto. Mentre sulla partecipazione spiega:”Al momento noi abbiamo detto che se il testo non cambia, per noi è impossibile votarlo perché il testo varato dalla commissione è profondamente diverso e peggiorativo rispetto a quello base della Cisl”.
Oggi Meloni ha ‘messo il cappello’ sulla proposta Cisl, questo irrigidisce le posizioni? “Noi abbiamo sempre privilegiato un principio: quando c’è una proposta di legge avanzata da una grande associazione piuttosto che da un grande sindacato, attraverso una legge di iniziativa popolare, il Parlamento ha il dovere di discuterla e il governo ha il dovere di fare non uno, ma due passi indietro di fronte al confronto in Parlamento. E invece il governo è intervenuto e tutti gli interventi messi in campo direttamente dal governo hanno rappresentato un peggioramento sostanziale delle legge, che ormai è stata totalmente svuotata e stravolta”.
Tra le numerose critiche avanzate dalle opposizioni c’è il fatto che tocca agli istituti delle imprese attivare le forme di partecipazione gestionale, organizzativa e consultiva: “Così il governo devolve la partecipazione a alla benevolenza di qualche impresa ‘illuminata’ senza codificare il ruolo dei sindacati”, osserva Scotto. Ed inoltre non è individuato il canale attraverso cui vengono scelti i lavoratori che entrano negli organismi di partecipazione: “Noi avevamo proposto il canale sindacale, ma è stato bocciato. Se l’obiettivo di questo governo è scegliersi il sindacato che gli piace e che dice sempre di sì, questa è un’idea della democrazia che ci preoccupa”.
Quanto alla proposta sulla riduzione dell’orario di lavoro, Scotto dice che le opposizioni non accetteranno ulteriori rinvii. “La proposta unitaria delle opposizioni è stata presentata a settembre, c’è stato un lungo ciclo di audizioni e poi il centrodestra ha cercato di cancellarla, come fu col salario minimo. Noi abbiamo ottenuto, bloccando i lavori in commissione, che non si votassero gli emendamenti soppressivi e che la legge andasse in aula senza mandato al relatore. Il sottosegretario Durigon e il presidente della commissione Rizzetto ci dissero che si sarebbe rinviato l’approdo in aula a gennaio, dopo la sessione di bilancio”.
“E ci dissero anche che la maggioranza avrebbe avanzato una sua proposta perché ritenevano che il tema sollevato dalle opposizioni fosse un tema reale. Sono passati 4 mesi e questa proposta noi non l’abbiamo ancora vista. Domani la legge va in aula, noi stiamo aspettando ancora la proposta della maggioranza. Quello che non potremmo accettare -conclude Scotto- sarebbe un ennesimo rinvio”.
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