Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

L’ipotesi del Canada in Unione Europea

|

Canada e Unione Europea condividono le preoccupazioni legate alla guerra tariffaria lanciata da Donald Trump. La volontà comune è di avvicinarsi e potenziare le sinergie politiche, economiche e militari

canada-ue

L’ipotesi del Canada in Unione Europea

Canada e Unione Europea condividono le preoccupazioni legate alla guerra tariffaria lanciata da Donald Trump. La volontà comune è di avvicinarsi e potenziare le sinergie politiche, economiche e militari

|

L’ipotesi del Canada in Unione Europea

Canada e Unione Europea condividono le preoccupazioni legate alla guerra tariffaria lanciata da Donald Trump. La volontà comune è di avvicinarsi e potenziare le sinergie politiche, economiche e militari

|

Durante il recente incontro a Bruxelles il primo ministro del Canada Justin Trudeau ha rilanciato la cooperazione con l’Ue, segnando un passo significativo verso una nuova collaborazione tra le democrazie occidentali. Trudeau ha incontrato il presidente del Consiglio europeo António Costa e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Le due realtà politiche condividono le preoccupazioni legate alla guerra tariffaria lanciata da Donald Trump. La volontà comune è di avvicinarsi e potenziare le sinergie politiche, economiche e militari.

L’accordo di libero scambio tra Europa e Canada (Ceta), già in vigore in via provvisoria, rappresenta un primo passo importante. Ma ora si guarda a nuove possibilità per lo sviluppo dell’economia di entrambi i lati dell’Atlantico. L’attuale vicinanza e la sinergia tra Europa e Canada hanno spinto alcuni esperti a ipotizzare l’idea di una formale adesione del Canada all’Unione Europea. La sfida è stata lanciata da un recente articolo del “The Economist”, a firma di Stanley Pignal, in cui viene evidenziato come il Canada possa trarre grandi vantaggi da un ulteriore rafforzamento dei legami con il Vecchio Continente. Anche con una sua adesione alla casa europea. Non solo per rispondere alle problematiche derivanti dai dazi imposti dagli Stati Uniti ma anche per consolidare il proprio ruolo nel panorama geopolitico globale.

A fine febbraio Sigmar Gabriel, già ministro degli Esteri tedesco, partecipando alla trasmissione televisiva “The Pioneer” aveva dichiarato: «Invitiamo il Canada nell’Unione Europea». Poco dopo, Guy Verhofstadt – già primo ministro del Belgio – aveva riportato su X: «Non vi è alcun motivo valido per cui l’adesione all’Ue del Canada debba essere esclusa». Gli analisti geopolitici e gli esperti di economia stanno discutendo dell’idea, sottolineando come la distanza geografica non impedisca l’adesione di Ottawa alla comunità europea. I valori dell’Europa non sono centralizzati solo sulla geografia continentale ma vi sono criteri giuridici, politici e culturali da valutare. La Groenlandia è stata legata all’Ue come parte della Danimarca. Ma ha deciso di uscire dai meccanismi europei a causa delle politiche comunitarie sulla pesca. E non dimentichiamo neanche la realtà di Cipro, un Paese all’interno del panorama politico europeo ma più legato al Medio Oriente.

L’adesione alle istituzioni europee richiede che il Paese candidato abbia raggiunto una stabilità istituzionale, garantendo il rispetto delle procedure democratiche. Della giustizia giusta e dello Stato di diritto. L’affermazione dei diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze. E l’esistenza di un’economia di mercato funzionante e aperta all’iniziativa imprenditoriale. Elementi politici ed economici che il Canada rispetta da sempre. Il primo ministro Trudeau ha rimarcato l’importanza di implementare la cooperazione con l’Europa. Soprattutto in un momento in cui le politiche Usa rischiano di avere un impatto negativo per le famiglie canadesi.

Mark Camilleri, presidente della Canada Eu Trade and Investment Association (Ceutia), con sede a Bruxelles, ha sottolineato l’importanza della sinergia sull’accesso ai minerali e alle catene industriali: «Il Canada ha un’abbondanza di risorse naturali che l’Ue non ha, ma l’Europa produce attrezzature industriali e mezzi che estraggono tali risorse». L’economista Charlemagne, autorevole editorialista del “The Economist”, ha sintetizzato il dibattito affermando: «L’Europa ha bisogno di spazio e risorse, il Canada ha bisogno di persone. Facciamolo». Le testate giornalistiche “The Toronto Star” e “The Economist” stanno continuando a ospitare l’opinione di numerosi esperti sull’idea europea. I prossimi mesi potrebbero generare inaspettate sorprese per la crescita virtuosa della sinergia economica e politica fra Ottawa e Bruxelles.

Di Domenico Letizia

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Romania, il ballottaggio tra Europa e populismo – IL VIDEO

05 Maggio 2025
Il prossimo 18 maggio, in Romania, si sfideranno due candidati agli antipodi. George Simion, lea…

Trump e il ritorno di Alcatraz. Il tycoon: “Non escludo l’uso della forza sulla Groenlandia”

05 Maggio 2025
Il ritorno di Alcatraz. Trump ha ordinato di ricostruire e aprire il carcere di massima sicurezz…

Romania, George Simion vince il primo turno delle presidenziali

04 Maggio 2025
Pubblicati gli exit poll in Romania. George Simion vince il primo turno con il 33% delle prefere…

George Simion, il favorito alle elezioni romene che tende la mano a Putin – IL VIDEO

04 Maggio 2025
Per il primo turno delle presidenziali romene, i sondaggi danno favorito il leader dell’Alleanza…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI