Trump vieta ad Harvard di accettare studenti stranieri
Nuovo attacco di Donald Trump ad Harvard, il più prestigioso ateneo americano, che sta difendendo la sua indipendenza accademica

Trump vieta ad Harvard di accettare studenti stranieri
Nuovo attacco di Donald Trump ad Harvard, il più prestigioso ateneo americano, che sta difendendo la sua indipendenza accademica
Trump vieta ad Harvard di accettare studenti stranieri
Nuovo attacco di Donald Trump ad Harvard, il più prestigioso ateneo americano, che sta difendendo la sua indipendenza accademica
Donald Trump torna a colpire Harvard. L’università più prestigiosa d’America è finita nuovamente nel mirino dell’amministrazione repubblicana, che da mesi ne contesta l’autonomia e l’approccio alla gestione delle proteste studentesche. L’ultima misura arriva dalla segretaria alla Sicurezza Interna, Kristi Noem, che ha comunicato la sospensione della partecipazione di Harvard allo Student and Exchange Visitor Program. Di fatto, questo blocca l’iscrizione di nuovi studenti stranieri e obbliga quelli già presenti a trasferirsi altrove per non perdere il visto.
Noem ha giustificato la decisione accusando l’ateneo di aver “creato un campus insicuro” tollerando la presenza di “agitatori anti-americani”, in gran parte studenti stranieri. Una narrazione che si inserisce in un’escalation già in corso. Lo scorso aprile, Trump aveva congelato 2,2 miliardi di dollari di fondi federali destinati ad Harvard, chiedendo scuse pubbliche per la presunta inazione dell’università nel contrastare l’antisemitismo all’interno del campus. L’ateneo aveva respinto le richieste della Casa Bianca, che includevano sanzioni contro studenti filo-palestinesi, la chiusura dei programmi per la diversità e l’inclusione, e modifiche alle politiche di ammissione e assunzione.
Ora arriva un nuovo colpo: Harvard rischia di perdere una parte significativa della sua popolazione studentesca, composta da 6.800 studenti internazionali su circa 24.600 iscritti. La segretaria Noem ha affermato che questa decisione rappresenta un “avvertimento a tutte le università”, accusando Harvard di promuovere antisemitismo e violenza in complicità con il Partito Comunista Cinese. Nella lettera inviata all’ateneo, viene imposto un ultimatum: l’università potrà riottenere il diritto di accogliere studenti stranieri solo se, entro 72 ore, consegnerà audio e video che documentino presunte attività illegali o minacciose da parte di studenti stranieri negli ultimi cinque anni.
La reazione di Harvard alla mossa di Trump
Harvard ha reagito duramente. Il portavoce Jason Newton ha definito la misura “illegale”, ribadendo l’impegno dell’università ad accogliere studenti e accademici da oltre 140 Paesi, sottolineando il valore inestimabile che la diversità internazionale porta all’istituzione e al Paese.
La mossa dell’amministrazione Trump, che segue la creazione di una task force contro l’antisemitismo nei campus, rischia di aprire un nuovo fronte legale. Harvard aveva già avviato una causa per sbloccare i fondi congelati, accusando l’amministrazione di voler forzare cambiamenti politici e ideologici dietro la maschera della lotta all’odio. La tensione tra governo e mondo accademico americano, ora, è ai massimi livelli.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Meloni: “Dalla Russia nessun passo concreto verso la pace”

Israele, stallo nei colloqui con Hamas: Netanyahu richiama delegazione

Trump verso il fallimento politico in Siria
