app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Alexey Navalny

Navalny, l’anti-Putin in gabbia

La battaglia politica di Alexey Navalny, condannato ieri a nove anni di galera, è una testimonianza di opposizione netta allo ‘zar’ e che lo rende un papabile interlocutore nel futuro post-Putin.
| ,

Navalny, l’anti-Putin in gabbia

La battaglia politica di Alexey Navalny, condannato ieri a nove anni di galera, è una testimonianza di opposizione netta allo ‘zar’ e che lo rende un papabile interlocutore nel futuro post-Putin.
| ,

Navalny, l’anti-Putin in gabbia

La battaglia politica di Alexey Navalny, condannato ieri a nove anni di galera, è una testimonianza di opposizione netta allo ‘zar’ e che lo rende un papabile interlocutore nel futuro post-Putin.
| ,
| ,
La battaglia politica di Alexey Navalny, condannato ieri a nove anni di galera, è una testimonianza di opposizione netta allo ‘zar’ e che lo rende un papabile interlocutore nel futuro post-Putin.

«Putin ha paura della verità».

Sono state queste le parole del dissidente russo Alexey Navalny dopo la condanna a nove anni di galera, decretata ieri dal tribunale di Lefortovo a Mosca, per appropriazione indebita e oltraggio alla corte. In realtà Navalny si trova già in prigione da più d’un anno, da quando ha scelto di tornare in Russia nonostante il tentativo di avvelenarlo.

La sua battaglia politica è nei fatti la testimonianza d’una opposizione al potere di Vladimir Putin e al tempo stesso una scommessa politica sulla previsione che lo zar al comando non durerà a lungo. Certo, si tratta di una scommessa senza rete, nonostante Navalny una rete di sostenitori in Russia labbia, magari difficile da misurare vista la censura sulla stampa libera e il dissenso.

In queste settimane di invasione russa dell’Ucraina lui e i suoi sostenitori hanno continuato a far sentire la loro voce, il che essendo Navalny in carcere conferma l’operatività di una struttura politica, al punto che i suoi messaggi continuano a uscire sui social. Messaggi come questo: «Nove anni. Ebbene, come dicevano i personaggi della mia serie tv preferita ‘The Wire’: “Fai solo due giorni. Questi sono il giorno in cui entri e il giorno in cui esci”».

La critica di Navalny a Putin e all’invasione è stata netta e rivendica «qualsiasi opposizione a questi criminali di guerra». Il che lo renderebbe – a seconda di come andranno le cose (e in Russia è sempre complicato prevederlo) – un possibile interlocutore per il dopo Putin. Al condizionale.

  di Jean Valjean

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Libano, colpita base Unifil: 4 soldati italiani feriti. Meloni: “Profondamente indignata”

22 Novembre 2024
4 militari italiani sono rimasti feriti, per fortuna solo lievemente, a seguito di un attacco ne…

Mandato d’arresto, ira Netanyahu: “Giudici antisemiti”. Orban: “Lo inviterò in Ungheria”

22 Novembre 2024
Dall’ufficio di Benjamin Netanyahu arriva la reazione, durissima, in risposta al mandato d’arres…

Putin: “Pronti a colpire chi arma Kiev”

21 Novembre 2024
Con un discorso a sorpresa alla Nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che Mo…

La Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto contro Netanyahu e Gallant

21 Novembre 2024
Le accuse nei confronti di Netanyahu e Gallant sono di contro l’umanità e crimini di guerra comm…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI