Turismo: Ass. produttori camper, boom vacanza en plein air ma servono più aree di sosta
Roma, 14 set. (Labitalia) – Generano un fatturato annuo in Europa di circa 23,5 miliardi di euro i turisti itineranti, al netto delle spese di acquisto del veicolo, stando ai dati di uno studio della European Caravan Federation (Ecf), ente che raggruppa tutte le associazioni nazionali dei produttori, e realizzato dal Dwif di Monaco di Baviera. E, secondo una ricerca pubblicata nel febbraio 2021 dalla rivista tedesca ‘Promobil’ (la maggiore rivista europea di camper e caravan), ogni persona che viaggia in camper spende in media 530 euro a settimana nei territori che visita (escluso carburante e pedaggi autostradali), ciò significa che la spesa media di un equipaggio, anche di sole due persone, nei luoghi visitati è di 150 euro al giorno. A riferirlo è l’Associazione produttori caravan e camper (Apc), punto di riferimento in Italia per il comparto caravanning, che, insieme a Fiere di Parma, è co-organizzatore del Salone del Camper, momento di punta del comparto in corso a Parma fino al 18 settembre.
La missione dell’Associazione, in particolare con il boom del turismo en plein air come tendenza di viaggio, è di creare momenti di confronto con Regioni e Comuni italiani per condividere un importante messaggio: accogliere turisti itineranti corrisponde ad attirare ricchezza per il proprio territorio e rappresenta un’opportunità crescente per tutti gli attori coinvolti nel turismo.
Infatti, Paesi come Francia e Germania che vantano una cultura del turismo in libertà ben radicata, già da tempo hanno compreso la potenzialità generata sul territorio dal turismo camperistico e, per questo motivo, molte realtà private si stanno attrezzando per venire incontro ad una nuova domanda turistica. In Italia, al contrario, ci sono ancora molti passi da fare in questa direzione e alcune regioni come Toscana, Abruzzo, Sardegna, si sono già attivate per intercettare questo business. In questo senso Apc, attraverso un intenso programma di marketing territoriale e attività di lobbying con istituzioni ed enti, porta avanti un dialogo con i Comuni affinché sorgano nuove aree di sosta nei territori dove ancora queste sono in carenza e che quelle esistenti vengano migliorate dal punto di vista dei servizi offerti e della sostenibilità, così da attrarre sempre nuovi utenti ed essere al pari con le best practices europee.
Apc evidenzia, quindi, i buoni motivi per realizzare un’area di sosta camper. Primo, l’alto potenziale turistico: sono circa 20 milioni i turisti itineranti europei in camper e caravan; la dimensione del parco circolante italiano è di circa 260.000 di veicoli ricreazionali, il 10% del parco circolante europeo. Secondo, destagionalizzare: i camperisti non si muovono solo in alta stagione ma amano viaggiare godendo di piccoli break durante tutto l’anno, contribuendo alla continuità dei flussi turistici nelle destinazioni raggiunte
Terzo, promozione delle mete turistiche cosiddette ‘minori’ e sostegno all’economia del territorio: i turisti itineranti desiderano scoprire luoghi poco battuti, chicche ancora inesplorate e apprezzano la cultura e la ristorazione locale, i prodotti del territorio, le eccellenze enogastronomiche nonché quelle artigianali, contribuendo al sostegno economico delle realtà fuori dai percorsi turistici più battuti come piccoli centri cittadini e borghi antichi.
Quarto, salvaguardia dell’ambiente: i camper hanno un basso impatto ambientale, non ‘consumano’ territorio; un’area di sosta ben progettata rappresenta uno spazio verde che arricchisce la destinazione accogliendo i viaggiatori nel migliore dei modi. Quinto, cogliere un trend e generare introiti per il territorio: il turismo itinerante, la vanlife, è ormai un trend, uno stile di vita apprezzato da tutte le generazioni; cogliere questa opportunità rappresenta un investimento a lungo termine per le Regioni italiane.
Su questi temi verterà l’incontro dal titolo ‘Il turismo in camper e caravan: un’opportunità da cogliere per regioni e comuni italiani’, organizzato da Apc e da Aiasc (Associazione italiana aree di sosta camper) al Salone del Camper, nella giornata di venerdì 16 settembre alle ore 11 (Sala Agorà – Padiglione 4). Il tema del panel spazierà dalle opportunità per lo sviluppo delle aree di sosta camper, alle case history di successo implementate dalle Regioni presenti, fino alle best practices e alle guideline tecniche.
Durante l’incontro, presieduto da Apc e inaugurato da Gloria Oppici, brand manager del Salone del Camper, prenderanno parola: Ludovica Sanpaolesi, direttore generale Associazione produttori caravan e camper, sul tema dell’attrattività per i turisti europei sul territorio italiano e i vantaggi conseguenti per i vari attori del settore. Il programma proseguirà con i seguenti interventi: Gianluca Tomellini, presidente Aiasc-Associazione italiana aree sosta camper, terrà un panel sull’importanza del dialogo con le istituzioni e l’era del digitale. Non mancheranno rappresentanti politici regionali: Daniele D’Amario, assessore Turismo Regione Abruzzo, coordinatore turismo Conferenza delle Regioni e Province, che racconterà come dal cratere sismico un territorio possa rinascere anche attraverso le aree di sosta camper. Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, si farà portavoce dell’esperienza toscana in merito all’accoglienza dei viaggiatori itineranti. Si prosegue con l’intervento di Sara Canu, consigliera Regione Sardegna, sul tema ‘Nuova legge sul turismo itinerante. La Sardegna dei nuraghi e dell’entroterra’. Per finire, il sindaco di Pratovecchio Stia, Nicolò Caleri, entrerà nel merito della parte più tecnica della realizzazione di un’area camper, dal progetto finanziario a quello turistico.
Un panel variegato, per mettere in luce, sotto molteplici punti di vista, un tema spesso sottovalutato ma altamente necessario se si vuole migliorare l’offerta turistica del territorio, diversificandone anche il suo appeal, e andare incontro alle esigenze di un numero sempre crescente di amanti del turismo all’aria aperta e itinerante.
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