A Copenaghen il Congresso mondiale degli architetti
Roma, 30 giu. (Labitalia) – ‘Futuri sostenibili – Non lasciare indietro nessuno’ è il tema del Congresso mondiale degli architetti, promosso dall’Unione internazionale architetti (Uia), in programma a Copenaghen dal 2 al 6 luglio, con al centro i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030. Nelle sei sessioni tematiche – Design for Climate Adaption; Rethinking Resources; Design for resilient communities; Design for health; Design for inclusivity; Design for partnership for change – verrà fatto il punto su come l’architettura abbia un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questi 17 obiettivi. “Il dibattito sul ruolo dell’architettura – ha sottolineato Francesco Miceli, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) – impone un ripensamento del ruolo degli architetti, che devono rinnovare i propri strumenti per affrontare la complessità delle sfide del presente e dell’immediato futuro. La lotta ai cambiamenti climatici, lo sviluppo dei processi di inclusività e il superamento delle disuguaglianze sociali ci inducono a ripensare il futuro delle città e dell’ambiente attraverso modelli innovativi”.
“Il Congresso mondiale dell’Uia – ha spiegato – avrà il compito principale di indicare un reale percorso di cambiamento e di rinnovamento per dare un contributo per evitare i rischi incombenti sul nostro pianeta. Avremo bisogno di innovazione, di ricerca e di nuovi modelli da impiegare per sviluppare processi sostenibili di rigenerazione urbana e di salvaguardia del territorio, preservando i valori identitari e culturali di ciascuna comunità. Ciò sarà possibile se sapremo coniugare la conoscenza tecnica e culturale, che fa parte del nostro patrimonio professionale, con la dimensione etica dell’azione progettuale”. Per Lilia Cannarella, responsabile Dipartimento Agenda urbana e politiche europee, consigliere Uia Regione 1, “conoscere le Agende internazionali, i programmi e le progettualità in atto a livello globale aiuta ad accrescere le proprie competenze in un’ottica di scambio di buone pratiche e al contempo ad alimentare il dibattito a livello nazionale sul futuro delle nostre città e territori, al fine di proporre progetti alla politica che abbiano respiro ampio, uno sguardo centrato sull’inclusione sociale al fine di contribuire a ridurre i divari di genere, generazionali e territoriali, e un ancoraggio forte agli obiettivi internazionali”.
A Copenaghen, nominata dall’Unesco Capitale mondiale dell’Architettura 2023, il Cnappc – che quest’anno celebra il Centenario dell’istituzione dell’Ordine professionale degli architetti – porta il proprio contributo per arricchire i lavori del Congresso con una serie di iniziative realizzate dai diversi Dipartimenti. Presso il Bella Center – sede principale del Congresso – sarà allestito uno spazio espositivo in cui verranno raccontato, con la diffusione dello Yearbook, la selezione dei lavori che hanno partecipato al Premio ‘Architetto italiano’, le migliori progettualità dell’architettura italiana; saranno illustrate le esperienze sviluppate con le scuole italiane attraverso il Progetto ‘Abitare il Paese – La cultura della domanda’ e l’impegno per la ricostruzione in Ucraina attraverso il Progetto ‘Design for Peace’. Una importante iniziativa è poi prevista nella mattinata del 5 luglio, quando si terrà il convegno’“La prossimità nelle piccole città del domani’, al quale parteciperanno relatori di fama internazionale, tra i quali Carlos Moreno, urbanista di fama internazionale, professore alla Sorbona e ideatore del modello della città dei 15 minuti.
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