Vicenza, 17 feb. (Adnkronos/Labitalia) – “Sono tantissime le aziende che, per fronteggiare il caro-bollette, hanno deciso di produrre di notte per usufruire delle tariffe agevolate. E sono anche tante quelle che hanno deciso di rendersi autonome a livello energetico, puntando sulla creazione di impianti di energia rinnovabile, come fotovoltaico o cogenerazione”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Manuel Maraschin, direttore di Apindustria Confimi Vicenza, sugli effetti del caro bollette.
Sul territorio vicentino, ricorda Maraschin, “ci sono tante aziende particolarmente energivore ad esempio nel settore metalmeccanico e nello stampaggio di materie plastiche”, continua.
“Il caro-bollette -spiega ancora Maraschin- sta avendo un impatto violentissimo sulle imprese del nostre territorio, come del resto in tutto il Paese. Se i costi rimarranno questi a breve tante aziende dovranno sospendere o cessare l’attività, o anche rinunciare a nuove commesse, proprio adesso che stavamo vivendo una ripresa economica importante”.
“Serve un intervento del governo per avere l’energia a prezzo ‘politico’. Germania e Francia sono già intervenute in tal senso e le imprese hanno già ricominciato a produrre con un costo sostenibile dell’energia. Di questo passo le imprese italiane rischiano di finire fuori mercato perchè non più competitive non con i competitor asiatici ma anche con quelli europei”, conclude.
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