G20, Race (Competere.EU): “Segna vitalità del multilateralismo”
Roma, 18 nov. (Labitalia) – “Il G20 era partito con poche aspettative ed invece ha segnato una pagina importante delle relazioni multilaterali. Nazioni che hanno avuto relazioni burrascose in questi anni di Covid e di assenza di vertici internazionali hanno visto per la prima volta dopo tre anni incontri tra i leader”. Lo dichiara all’Adnkronos/Labitalia il segretario generale del think tank Competere.Eu Roberto Race, dal 2016 è tra gli italiani membri del B20, il business forum a cui partecipano le ‘confindustrie’ del G20 che si è svolto a Bali poche ore prima dell’inizio del vertice dei Capi di Stato e Governo ed ha collaborato alla stesura del paper congiunto del B20, del Biac, Business forum dell’Ocse e dell’International organisation of employers (Ioe), l’organizzazione mondiale che rappresenta le associazioni datoriali e imprenditoriali.
“E’ stato primo il G20 – spiega dopo la pandemia che ha visto tutti i leader in presenza, fuorché il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, e il debutto di leader come il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni. La ripresa del multilateralismo passa anche dalle relazioni interpersonali dei leader e credo che si siano poste le basi per facilitare quello che poi sarà il lavoro dei diplomatici sui dossier”.
“Come ha dichiarato Giorgia Meloni – ricorda Race – l’esser riusciti a fare una dichiarazione congiunta sull’Ucraina, è il segnale di un riavvicinamento dell’Occidente con il resto del mondo sulla condanna netta”.
“Giorgia Meloni e il suo governo – afferma – venivano visti con curiosità e in alcuni casi con pregiudizio. Mi sembra, dalla durata e dalla qualità dei bilaterali che il presidente del Consiglio ha avuto, che ne sia uscita molto bene. Credo che il segreto sia nel mettere al centro i dossier e le grandi sfide globali e lasciare da parte le polemiche di bandiera”.
“Il doppio debutto – sottolinea – alla Cop 27 e al G20 danno l’idea che il governo, al di là di dichiarazioni estemporanee di singoli leader, abbia una linea di politica estera chiara e che ci sia un buon lavoro della diplomazia e delle strutture di Palazzo Chigi e del ministero degli Esteri”.
“Vedremo – commenta – come andranno avanti le relazioni e cosa svilupperanno ma è un buon punto di partenza. Il Governo Meloni che è partito con pregiudizi negativi, alla lunga potrà aiutare Giorgia Meloni. Su di lei non c’era un eccesso di aspettative positive da parte delle opinioni pubbliche internazionali e se lavorerà bene potrà giocarle a favore e diventare una rivelazione”.
“Credo che le parole del presidente di Confindustria Carlo Bonomi siano state travisate per titolare i giornali”. Così Roberto Race commenta la dichiarazione del presidente dell’associazione di Viale dell’Astronomia, che sulle dichiarazioni del presidente Meloni all’Assemblea di Confindustria Lecco Sondrio ha commentato: ‘Bello andare al G20, ma i risultati li fa l’industria’. “Bonomi – spiega – oggi ha un compito molto difficile: tenere alta l’attenzione sulle grandi emergenze che vivono le imprese, a partire dall’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime e dall’inflazione. E fa bene a tenere alta l’attenzione della politica. E’ a rischio la tenuta di intere filiere produttive e a cascata sono a rischio migliaia di posti di lavoro.
“Il governo e il ministro del Made Italy Adolfo Urso – sostiene – prestano attenzione ma ora siamo alla prova dei fatti. Parallelamente il mondo delle imprese si aspetta anche risposte a grandi temi globali come emerso nel B20. Un B20 che ha raccolto i frutti importanti dell’edizione italiana guidata da Confindustria e da Emma Marcegaglia nel 2021”. “Tra i temi chiave da affrontare – osserva – per aiutare le imprese è quello di una regolamentazione finanziaria più snella, che finalmente superi il grande ostacolo della burocrazia, e sia di effettivo supporto alla crescita delle imprese”. “Per realizzare l’agenda per la sostenibilità – suggerisce Roberto Race – è necessario superare gli ostacoli di liquidità e produttività come è emerso anche nel paper congiunto del B20, del Biac, Business forum dell’Ocse e dell’International organisation of employers (Ioe), l’organizzazione mondiale che rappresenta le associazioni datoriali e imprenditoriali”.
“Il paper – sottolinea – curato dal vice presidente del Finance committee del business at Oecd Gianluca Riccio, è stato oggetto di dibattito nel B20. E’ emerso come sia fondamentale un modello di sviluppo innovativo ed inclusivo, un ‘propulsore per una crescita economica sostenibile’, che consenta di realizzare gli ambiziosi obiettivi ambientali, massimizzandone allo stesso tempo la sostenibilità sociale”.
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