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Imprese, Dallocchio (Sda Bocconi): “Best Performance Award per spingere crescita sostenibile”

6 Febbraio 2023

Roma, 6 feb. (Labitalia) – Giunto alla sua sesta edizione, il ‘Best Performance Award’ di Sda Bocconi nasce con un’idea molto chiara: spingere le imprese a crescere, non solo da un punto di vista economico ma anche in termini di responsabilità nei confronti del proprio operato. La cerimonia di premiazione, per le cinque categorie, si terrà l’8 febbraio a Milano, presso la sede della Bocconi.

“Il principale obiettivo del Best Performance Award -spiega ad Adnkronos/Labitalia Maurizio Dallocchio, professore di Finanza Aziendale di Sda Bocconi- è quello di spingere le imprese verso una crescita sostenibile. Se è vero, infatti, che le piccole e medie imprese rappresentano l’ossatura del nostro sistema economico, è altrettanto vero che sono tremendamente piccole e hanno scarsa capacità competitiva a livello internazionale con difficoltà a raggiungere economie di scala. La grande impresa è tendenzialmente un’impresa che innova, sensibile ai fattori Esg e che riesce a reagire meglio a crisi di portata globale come quelle che stiamo attraversando”, sottolinea.

“La Sda Bocconi -spiega Dallocchio- che da sempre ha messo al centro del suo operato lo sviluppo economico e sociale e si pone come soggetto in grado di supportare le imprese italiane a crescere. Il ‘Best performance Award’, supportato da partner di assoluta eccellenza tra cui PwC partner storico che ci ha supportato fin della sua nascita, Eqt, Bureau Van Dijk, Havas pr a cui quest’anno, si sono aggiunti 3 nuovi partner, Fondazione Umberto Veronesi, Banca Mediolanum e Radio Deejay nasce proprio con l’obiettivo di selezionare e premiare le aziende eccellenti che sanno crescere e sanno farlo in modo sano ed equilibrato”.

E per Dallocchio quello di sei anni di attività del Premio “è un bilancio assolutamente positivo con un’evoluzione straordinaria. Nella prima edizione siamo partiti con un numero significativo di imprese ma non enorme, quest’anno invece abbiamo censito circa 600mila aziende. Di queste ne abbiamo identificate 1400 che hanno delle caratteristiche positive e abbiamo fatto un’ulteriore selezione arrivando a 96. A questa lista di aziende abbiamo sottoposto dei questionari particolarmente articolati a cui i top manager hanno risposto, supportate dal team di Sda Bocconi e dai nostri partner, che ci aiutano poi anche nella verifica dei risultati”, spiega ancora l’esperto.

Ma come vengono selezionate le imprese? “Il ‘Best Performance Awards’ -spiega Dallocchio- è strutturato su 3 pilastri: il primo è quello dimensionale. Premieremo le aziende delle tre categorie (piccole, medie e grandi imprese) che si sono contraddistinte nei loro rispettivi comparti per una crescita economica importante. Abbiamo selezionato quelle imprese che crescono dimensionalmente di più, che sono più profittevoli, generano maggiori risultati economici, che sono sotto il profilo dell’indebitamento più oculate cioè con un livello di indebitamento compatibile con l’attività che svolgono”, sottolinea.

Ma non solo. “L’altro è il best performance of the year, dove viene identificata la migliore impresa dell’anno ed il terzo è dedicato a quello che chiamiamo ‘hot topic’, cioè un tema specifico che di anno in anno cambia. Il tema di quest’anno è il welfare, abbiamo quindi selezionato quelle imprese che si sono distinte nelle loro politiche a favore dei dipendenti. Il welfare è uno degli elementi portanti delle politiche Esg”, sottolinea.

E il tema Esg è sempre più centrale per le aziende. “Mentre in passato la componente Esg era in gran parte utilizzata per rendere l’azienda interessante per clienti e investitori, oggi questi elementi rappresentano un asset determinante per la permanenza stessa delle aziende sul mercato. Molte ricerche dimostrano che il valore di un’impresa sensibile alle tematiche Esg è superiore rispetto a competitor della stessa categoria ma con una sensibilità inferiore. Consideriamo che il regolatore ha imposto anche nel nostro Paese l’obbligo di una comunicazione non di natura finanziaria”, rimarca.

Per Dallocchio “sono tutti elementi che indicano che ci stiamo muovendo verso un’obbligatorietà. Anzi, io reputo che oggi essere Esg compliant non basti più. Le aziende sono chiamate ad una maggiore responsabilità, ad una visione di lungo termine e ad un più ampio rispetto verso l’ambiente, i propri collaboratori e le comunità all’interno delle quali operano. E con il ‘Best Performance Award’ ci stiamo muovendo proprio in questa direzione”, conclude Dallocchio.

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