Infortuni, ProfessionItaliane: ecco 5 proposte su sicurezza e salute in luoghi di lavoro
Roma, 2 feb. (Labitalia) – Cinque proposte in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Sono quelle presentate da ProfessionItaliane al tavolo sul lavoro autonomo oggi con il ministro del Lavoro, Marina Calderone. ProfessionItaliane richiama i contenuti del documento presentato al Ministero nell’incontro di novembre, che riguardano in particolare la sicurezza nei cantieri mobili, l’organizzazione di un elenco unico dei coordinatori della sicurezza etc., la previsione di un coordinamento degli enti di controllo delle attività lavorative. Inoltre, va aggiornata la normativa sulla sicurezza (D.Lgs.81/2008) e definita una specifica normativa sulla tutela del rischio delle cadute dall’alto, oggetto di circa 1/3 degli incidenti.
Per quanto riguarda la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (art. 6 del Dlgs 81/2008) ProfessionItaliane ne chiede la modifica “con l’inserimento nella commissione consultiva di tre rappresentanti del mondo delle professioni tecniche, che verranno indicati dalla Rete delle Professioni Tecniche. Sarebbe un riconoscimento dovuto ed opportuno nei confronti del mondo delle professioni tecniche, certamente uno dei pilastri a tutela e salvaguardia della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Secondo ProfefssionItaliane “al fine di garantire un costante e continuo controllo nei cantieri sull’adempimento dei dettami previsti dall’81/2008, è necessario, e sicuramente ormai maturo, intervenire unificando in unico ente le suddette attività di controllo oggi esercitate da più soggetti (ASL, carabinieri, ispettorati). Infatti le attività esercitate dai suddetti enti sono poco coordinate e condivise. Ricondurre tale attività di controllo, sicuramente importante al pari dell’attività di prevenzione, ad un unico ente nazionale, con ovvie diramazioni territoriali permetterebbe al contempo sia un’azione efficace ma anche un non indifferente risparmio di risorse economiche ed umane. Si ritiene in tal senso che sia l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) il naturale ente preposto a tale attività”.
E ancora ProfessionItaliane ricorda che il GdL Sicurezza e Prevenzione Incendi della Rpt ha sviluppato una puntuale proposta di legge in materia di tutela del rischio per le cadute dall’altoa. L’iniziativa nasce dal fatto che l’emissione di tale importante strumento è di competenza delle Regioni; in Italia, in atto, solo 11 Regioni si sono dotate di una legge specifica. La proposta raccoglie il meglio delle 11 leggi regionali vigenti e ne elabora una a valenza nazionale che andrebbe ripresa.
Per quanto riguarda l’anagrafe nazionale professionisti della sicurezza (Anps) alla stregua dell’obbligo previsto per legge dell’elenco dei professionisti antincendio, oggi gestiti dall’Anpa (Anagrafe nazionale professionisti antincendio), l’istituzione per legge di tale obbligo garantirebbe una possibilità adeguata di controllo sull’aggiornamento e sulla formazione in materia di sicurezza. Sarebbe opportuna una legge specifica come è stato per i professionisti antincendio (DM 5 agosto 2011, articolo 4).
E per ProfessionItaliane “sulla base dell’esperienza derivata da quasi 14 anni di attività con il testo unico, si ritiene opportuno analizzare approfonditamente l’articolato normativo individuando le criticità, le incongruenze, le lacune, proponendo migliorie ed ipotesi di modifiche. Pur considerando che il D.Lgs. 81/2008, complessivamente, è un documento condiviso dagli operatori del settore, oltre che conforme alla normativa europea, ed è ormai testato anche a livello giurisprudenziale, è necessario compiere una sua revisione, aggiornandolo con quelle che sono le normative di settore eliminando pertanto le incongruenze e mettendo invece in evidenza le criticità riscontrate in questi anni di applicazione. In tal senso è stato sviluppato l’allegato 1 ‘Prime proposte di modifica al D. Lgs. 9 aprile 2008, n°81′”.
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