Lavoro: Cida, coordinare investimenti e interventi per i giovani
Roma, 26 mag. (Labitalia) – “Gli investimenti e gli interventi in materia di politiche attive per il lavoro giovanile devono essere gestiti in maniera coordinata, continuativa ed efficace per garantire che i nostri giovani possano essere gli artefici di un futuro equo e sostenibile per il Paese, anche in una dimensione internazionale e globale”. Lo ha detto Licia Cianfriglia, vicepresidente Cida, intervenendo oggi al tavolo di partenariato per il Pnrr in occasione dell’audizione della ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone. Cianfriglia ha sottolineato la rinnovata e costante disponibilità dei manager Cida, detentori di competenze qualificate in tutti i settori produttivi privati e pubblici, a fare la loro parte mettendo a disposizione know how specifico e visione d’insieme.
La necessità di intervenire sulla situazione giovanile è centrale per Cida, che realizza con i suoi manager volontari programmi mirati su tutti i territori ed ha dedicato uno specifico approfondimento al tema con l’ultimo numero dell’Osservatorio Labour issues realizzato in collaborazione con Adapt: ‘L’innovazione giovanile in Italia: andamento e confronto con i principali paesi europei’. Per realizzare azioni efficaci serve conoscenza della realtà attraverso l’esame dei dati attendibili e sempre aggiornati, sinergia degli interventi di informazione sulle opportunità, di orientamento alle scelte, di formazione per la costruzione di competenze in linea con le richieste della trasformazione ecologica e digitale che ha investito il mondo produttivo e sulle soft skills indispensabili in qualunque contesto organizzativo.
Il futuro non si costruisce calandolo dall’alto in forza di leggi, serve convinzione delle persone, conoscenza delle occasioni, partecipazione alle scelte ed è dunque fondamentale il coinvolgimento del mondo manageriale sia nella fase di programmazione che nella valutazione d’impatto degli investimenti. A tale proposito Cianfriglia ha espresso rammarico per il mancato inserimento delle parti sociali nel Covige, il Comitato per la valutazione dell’impatto generazionale delle politiche pubbliche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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