Natalità, De Palo: “E’ un investimento, non un costo”
Roma, 22 nov. (Adnkronos/Labitalia) – “La natalità è una partita più grande di quanto immaginiamo e siamo tutti convocati. L’idea che nel 2050 possa esserci ‘l’ultimo bambino’ porta le aziende ad avere una chiarezza di obiettivi che le istituzioni faticano ad avere. Lo Stato, i comuni, le Regioni possono aiutare in tanti modi, ad esempio modificando il sistema fiscale valorizzando la situazione familiare, abbassando le tariffe comunali delle mense e immaginare città a misura di bambini. Le aziende devono incentivare la natalità. Ognuno deve fare il suo”. A dirlo Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità, intervenuto da remoto alla conferenza promossa dal vice presidente del Senato, Gian Marco Centinaio, dal titolo ‘Denatalità: dall’analisi del contesto alle azioni’ in cui Plasmon, Chicco ed Edenred Italia hanno condiviso le iniziative intraprese a livello aziendale in favore della genitorialità.
“Anche chi non ha figli – spiega – deve essere a favore di iniziative a favore della natalità perché senza una solidarietà generazionale non è garantito il sostentamento delle generazioni attuali. Oggi purtroppo non abbiamo un obiettivo. L’obiettivo che ci dobbiamo dare è arrivare nel giro dei prossimi 12 anni a 500 mila nuovi nati. Bisogna chiedere che sulla natalità ci siano delle regole a livello europeo. La natalità è un investimento, non è un costo”.
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