Quici (Cimo-Fesmed): ‘Serve discontinuità, investire di più in sanità’
Roma, 15 nov. (Adnkronos/Labitalia) – “Aumentare risorse in Legge di Bilancio. Il Governo dimostri una vera discontinuità rispetto ai Governi precedenti investendo maggiori risorse nella sanità, fondamentali per superare il tetto di spesa per il personale, che impedisce di assumere e valorizzare medici, infermieri e altri professionisti sanitari, e per far funzionare gli ospedali e le case di comunità previsti dal Pnrr”. Così Guido Quici presidente Cimo-Fesmed (medici del Ssn), una delle Federazioni aderenti a Cida, la rappresentanza della dirigenza e delle alte professionalità di tutti i settori socio produttivi, pubblici e privati, che oggi presso la Sala Sinopoli dell’auditorium Parco della Musica tiene la propria assemblea nazionale.
“Negli ultimi 10 anni la sanità ha subito tagli da parte di tutti i Governi, riducendo drasticamente l’offerta sanitaria per i cittadini. Solo il Covid-19 ha permesso di aumentare temporaneamente le risorse destinate alla sanità. Eppure nemmeno la tragedia della pandemia ha fatto comprendere l’importanza di un Servizio sanitario nazionale efficiente: l’ultima Nadef prevede infatti, per il prossimo triennio, di destinare alla sanità una percentuale di Pil addirittura inferiore rispetto al periodo pre-Covid”, ha continuato.
“Se il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ed il Ministro della Salute Schillaci vogliono veramente differenziarsi dai Governi precedenti, decidessero di aumentare, in Legge di Bilancio, gli investimenti in sanità. L’annunciata discontinuità non può concretizzarsi solo nel reintegro dei sanitari non vaccinati o nella critica alla gestione dell’emergenza”, ha concluso.
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