Roma, 17 feb. (Labitalia) – “E’ fondamentale che le Regioni, a partire da quelle delle nuove giunte Lombardia e Lazio, siano vicine alle aziende della filiera del mondo delle costruzioni. Da ieri pomeriggio tra gli addetti ai lavori ci si chiede come il Governo voglia affrontare lo stallo che si è creato per la cessione dei crediti per il Superbonus edilizio del 110%. Nelle ultime settimane l’attivarsi delle Regioni e di enti locali nell’acquisto dei crediti sembrava aver dato segnali di sblocco e da ieri tra gli imprenditori si respira un clima di stallo e anche un certo sconcerto per la decisione repentina”. Lo dichiara all’Adnkronos/Labitalia il presidente di Argenta Soa Giovanni Pelazzi, una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche. “Sarebbe un modo – spiega – per aiutare in maniera diretta il mondo delle costruzioni che, come segnalato oltre che dal nostro Centro Studi anche da Ance, Confindustria e dalle principali associazioni di categoria, vede migliaia di imprese in difficoltà. I crediti fiscali bloccati rischiano di far fallire migliaia di imprese, ed in attesa che il Governo affronti il tema le regioni possono fare molto”.
“Nonostante in questi mesi – afferma – le banche, a partire da Intesa San Paolo, abbiano fatto la loro parte, cosi come le istruttorie fatte da realtà come Deloitte siano state veloci, la situazione allo stato attuale vede una forte crisi di liquidità per le imprese”. “Credo – spiega Pelazzi – che la salute del mondo delle costruzioni, e delle centinaia di migliaia di addetti, debba essere una priorità per le due giunte e per la politica intera. Parliamo della Lombardia e del Lazio, due regioni probabilmente più rilevanti per pil e centralità politica, e che sono protagoniste dell’attuazione delle misure previste dal Pnrr e delle grandi sfide sul tema infrastrutture e lavori pubblici. Lavori che oggi vedono i piccoli comuni con gli amministratori in seria difficoltà per l’assenza di tecnici interni alle amministrazioni”.
“In quest’ottica – avverte – il ruolo delle regioni sarà fondamentale affinché i piccoli comuni non perdano le opportunità che possono derivare dal Pnrr. Roma sarà destinataria di tutti i fondi previsti per i lavori del Giubileo oltre all’eventuale possibilità che potrebbe essere rappresentata dall’Expo: una cabina di regia condivisa con la regione non può che agevolare e accelerare la realizzazione delle opere”. “La stessa Lombardia e Milano – auspica – devono essere in grado di gestire al meglio, insieme a Cortina, tutti i progetti legati alle olimpiadi invernali. I governi regionali non potranno non tener conto e ad adottare tutte le politiche utili ad incentivare la realizzazione di queste importanti infrastrutture, valorizzando in primis le risorse interne integrandole con nuove professionalità provenienti dall’esterno”.
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