Welfare, Fava (Inps): “Quello generativo dovrà personalizzare prestazioni su esigenze ciclo vita”
Roma, 11 lug. (Adnkronos/Labitalia) – “Oggi le esigenze sono diverse e il welfare generativo dovrà personalizzare le prestazioni in relazione alle diverse esigenze di tutto il ciclo di vita delle persone. Istituiremo dei servizi efficaci, efficienti, utili e facili da utilizzare che possano accompagnare la persona durante il suo percorso di vita”. A dirlo oggi Gabriele Fava, presidente Inps, intervenendo al nuovo appuntamento Adnkronos Q&A ‘La cura delle persone’, in corso al Palazzo dell’Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione.
“Sarà importante una campagna di educazione previdenziale e fiscale perché i giovani da subito devono maturare la consapevolezza di quale sarà il loro futuro. La consapevolezza di sapere che c’è un partner di vita che ti accompagnerà per tutta la tua vita e oltre. Da subito devono maturare la consapevolezza di stare lontani dal lavoro nero, perché se introdurremo un’educazione previdenziale, ciò consentirà ai giovani di approcciarsi al mondo del lavoro in chiaro, imparando a governare la loro posizione contrattuale, previdenziale, pensionistica e naturalmente anche retributiva, perché tutto riguarda la posizione lavorativa dei dipendenti”.
“L’Inps fornisce – precisa – circa 440 prestazioni di servizi che saranno sempre più efficaci e più fruibili. Per fornire servizi migliori, più personalizzati, l’intelligenza artificiale, cioè la tecnologia in senso lato, sarà utile a questo punto di vista, ma non andrà a sostituire le persone”.
“Facendo una riflessione storica – sottolinea il presidente dell’Inps – non abbiamo mai visto un depauperamento dell’occupazione nel momento in cui venivano introdotte tecnologie, a partire dall’antico Pc o fax. Non si è mai registrata una carenza di occupazione direttamente collegata all’introduzione della tecnologia. In questo caso, la tecnologia ci servirà per dare dati certi, per velocizzare i servizi, perché la tecnologia è uno strumento da utilizzare, bisogna saperlo utilizzare bene, bisogna saperlo governare bene, sono algoritmi”.
“Gli algoritmi – afferma – serviranno su mansioni o attività ripetitive e questo consentirà di andare a valorizzare le risorse altamente professionali dell’Istituto in modo che si possano dedicare ad attività e a dossier complessi e questo di conseguenza consentirà di arrivare a dare risposte certe e immediate, quindi di accorciare i tempi; i servizi saranno così sicuramente migliori”.
“L’Inps è in salute e l’obiettivo è di avere un Istituto funzionante per i conti. Deve essere visto come il ‘partner di vita’ perché consentirà di rispondere a determinate progettualità dei genitori e dei figli, magari aiutando questi ultimi con la propria pensione, che deve essere una certezza. Quella dell’Inps è quasi la più grande banca dati al mondo, quindi è molto importante farne tesoro e tutelare al massimo queste quantità di dati, perché riguarda tutte le generazioni”.
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