Winning women institute awards, 13 premiate per certificazione parità di genere
Milano, 7 feb. (Adnkronos/Labitalia) – Grande successo per i ‘Winning women institute awards’, la seconda edizione dell’evento di premiazione che si è svolto a Milano martedì 6 febbraio nello spazio eventi in Foro Bonaparte 22. Ceo e hr director, insieme agli ospiti Claudia Parzani, presidente di Borsa Italiana e Valentino Confalone, ad e country president di Novartis Italia, hanno preso parte all’iniziativa e assistito alla premiazione delle aziende che negli ultimi 6 mesi hanno ottenuto la certificazione di parità di genere. Presente all’evento anche Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia.
Dopo la prima edizione dei Winning women institute awards – momento nel quale sono state premiate cinque aziende che hanno ottenuto la gender equality certification di Winning Women Institute: Amplifon, Barabino Partners, Chubb Italia, Decathlon Produzione Italia, Yakult Italia, sette realtà che con l’accompagnamento di Winning Women Institute hanno conseguito la Certificazione UNI/PdR 125:2022: Danone, Guna, Kpmg, Ipsen, Minsait Italia, Ortho Clinical Diagnostics Italy ora QuidelOrtho e Sanofi Italia – quest’anno sono altre 13 realtà ad essere protagoniste.
Undici le aziende che hanno conseguito la certificazione nazionale (UNI/PdR 125:2022) con la consulenza di Winning Women Institute: Banca Ifis, Bip Group, Birra Peroni, Havas, illycaffè SpA, Michelin Italiana, Mondelez Italia, Grenke locazione, Lundbeck Italia SpA, Societe Generale Securities Services in Italia e Zucchetti. Due le realtà che hanno ottenuto la gender equality certification di Winning Women Institute: Europ Assistance e Roche. L’iniziativa è stata anche l’occasione per ascoltare la significativa testimonianza di Claudia Parzani, presidente di Borsa Italiana – che, intervistata da Tonia Cartolano, giornalista di Sky T24, ha parlato del suo costante impegno a livello globale nel portare avanti iniziative volte al miglioramento della posizione delle donne nel mondo del lavoro.
“Dobbiamo lavorare per creare ambienti di lavoro realmente inclusivi, basati sulla cultura del rispetto di tutte le diversità, non solo di genere, ma anche di generazione, di geografia, di formazione professionale, di esperienze, di competenze, di vera mobilità sociale”, ha commentato Claudia Parzani, presidente di Borsa Italiana. “Più una persona riesce a condividere la propria unicità più quell’ambiente attira talenti e il talento porta innovazione ed eccellenza. Essere inclusivi, consentire alle donne di esserci e di partecipare fa bene al business”, ha continuato.
A Claudia Parzani è stato poi consegnato uno dei due premi speciali ‘Il cuore oltre l’ostacolo’, per il suo continuo impegno professionale e personale all’empowerment delle donne e alla crescita della cultura dell’inclusione e della parità di genere in Italia, l’altro a Valentino Confalone, ad e country president di Novartis, per essere stato promotore in prima persona del percorso che ha portato la sua organizzazione a raggiungere una piena parità di genere ai vertici aziendali e ad azzerare il gender pay gap.
Il pomeriggio si è aperto con l’intervento di Paola Corna Pellegrini, presidente di Winning Women Institute, che ha fatto il punto sulla situazione attuale relativamente alla parità di genere in Italia, e ha dialogato con l’assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Simona Tironi sullo stato di diffusione della certificazione di parità di genere UNI PdR 125:2022 con un particolare focus sugli ottimi risultati della Regione Lombardia.
“In un’Italia che il Gender Equality Index del WEF posiziona nel 2023 al 79° posto in discesa di 16 posizioni, al 104^ posto quando si parla di partecipazione economica, all’80^ posto per parità di salario tra uomo e donna e al 100^ posto se si considerano quante donne riescono a ricoprire ruoli dirigenziali o di management, dobbiamo fare qualcosa in più. In un paese dove l’occupazione femminile è in crescita di un punto, ma ancora solo al 52,3% (dato Istat) con un gap di quasi 15 punti % sulla media europea, un pay gap intorno al 18% (Fonte Osservatorio Inps) in rialzo al crescere delle posizioni nell’organizzazione, dove una donna su tre non ha un proprio conto corrente e quindi un’indipendenza economica (condizione fondamentale anche per evitare di trovarsi in situazioni di rischio di violenza psicologica o addirittura fisica), il lavoro da fare, tutti insieme, uomini e donne, aziende e istituzioni è ancora tanto”, ha affermato Paola Corna Pellegrini, presidente di Winning Women Institute.
“Ecco perché oggi celebriamo le aziende virtuose che si sono certificate sulla parità di genere e i loro manager, perché siano di esempio al tessuto imprenditoriale italiano e ci aiutino a far capire che la parità di genere non è (solo) una questione di etica, ma anche di risultati di business, di competitività e di sostenibilità nel medio/lungo periodo e quindi un valore aggiunto per tutti. Come ulteriore passo verso la diffusione della certificazione di parità di genere oggi presentiamo ‘Il Manifesto per la parità di genere nella filiera italiana’, un importante documento nato grazie alla virtuosa collaborazione con Danone”, ha continuato.
“Come assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, desidero esprimere il mio forte apprezzamento per il progetto ‘Il Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana’. La vostra iniziativa non solo affronta le sfide socio-economiche attuali, ma propone soluzioni concrete per favorire la parità di genere, l’occupazione femminile e la crescita professionale. La vostra visione rispecchia la necessità di coinvolgere istituzioni, parti sociali e sistema imprenditoriale per creare un impatto duraturo”, ha commentato Simona Tironi, assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia.
“Investire nell’uguaglianza di genere è cruciale per il progresso sociale ed economico del nostro paese. In questo contesto, ‘Il Manifesto” si distingue per la sua chiara strategia volta a coinvolgere le aziende e promuovere la certificazione per la parità di genere”, ha continuato.
Durante la serata è stato firmato il ‘Manifesto per la Parità di Genere nella filiera italiana’ da Paola Corna Pellegrini, presidente di Winning Women Institute e da Sonia Malaspina, direttrice relazioni istituzionali, comunicazione e sostenibilità di Danone Italia e Grecia e autrice del libro ‘Il Congedo Originale’. Il manifesto, che nasce dal dialogo sociale in Danone e rappresenta l’impegno a inserire punti di premialità in tutte le gare indette per le forniture di beni e servizi alle aziende che sono certificate per la Parità di Genere, verrà proposto da Winning Women Institute per la firma a tutte le aziende certificate.
“Ho accolto con entusiasmo l’invito di Winning Women Institute di mettere la nostra esperienza a beneficio di tutte le realtà aziendali. Abbiamo dati che ci dimostrano che la Parità di Genere rappresenta una leva di competitività per noi. Siamo convinti che lo è o lo sarà anche per la nostra filierà, oltre ad avere un impatto su indicatori sociali come l’occupazione e la crescita manageriale femminile e la natailità che ci stanno a cuore”, ha affermato Sonia Malaspina. Enrico Gambardella, founder di Winning Women Institute ha chiuso i Winning Women Institute Awards sottolineando l’importanza di continuare a lavorare, in modo costante e con azioni virtuose verso la parità di genere e dando appuntamento alla terza edizione.
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