Cnel: Baldino (M5S), ‘stipendio Brunetta schiaffo per mln di lavoratori’
Roma, 22 mar. (Adnkronos) – “Se sei un pensionato non puoi ricoprire incarichi pubblici retribuiti. Se sei un pensionato e ti chiami Renato Brunetta, il governo approva una norma ad hoc per consentirti di cumulare la tua pensione di parlamentare e docente, a quella di presidente del Cnel. Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, organo costituzionale famoso per la sua inutilità dimostrata negli anni e per essere di promessa abolizione da parte di ogni governo. Fino all’avvento di Giorgia Meloni, che lo sta utilizzando per disporne a capo il pensionato Brunetta e buttare nel cestino il salario minimo legale, perché ritenuto come da posizione arcinota dello stesso Brunetta inutile e addirittura nocivo per gli stipendi ‘anche più bassi’”. Lo scrive in un lungo post su Facebook Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S a Montecitorio.
“Ma non è finita qui – presegue -: per giustificare la norma ad hoc che consentirà a Brunetta di cumulare pensioni e retribuzione, gli è stato attribuito addirittura un posto all’interno della cabina di regia del PNRR. Stessa buona sorte è toccata all’amministratore delegato della Società Ponte sullo Stretto, non prima di aver consentito a tutti i dirigenti della stessa società di poter percepire lauti stipendi, superando il tetto di 240mila euro annui delle retribuzioni, previsto nella pubblica amministrazione. Alla faccia del salario minimo. Lo trovo uno schiaffo nei confronti dei pensionati minimi, cui avevano promesso di aumentare fino a mille euro le loro pensioni, una presa in giro nei confronti di milioni di lavoratori e lavoratrici che percepiscono stipendi da fame e si sono visti bocciare sonoramente la nostra proposta di legge sul salario minimo da chi ha sempre percepito lauti compensi e oggi si fa scrivere una norma ad hoc per ricevere un trattamento privilegiato rispetto a tutti gli altri pensionati italiani”.
“In un’Italia dove le promesse di equità e giustizia sociale vengono spesso infrante da leggi che favoriscono una ristretta élite, la storia di Brunetta diventa il simbolo di un’ingiustizia. Sembra il teatro dell’assurdo e invece è il governo Meloni, spero che presto gli italiani dimostrino che anche il teatro dell’assurdo si possa trasformare in un palcoscenico di giustizia sociale perché, alla fine, il vero potere risiede nelle mani del popolo, capace di rivendicare i propri diritti”, conclude.
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