Incidente Pioltello: difesa Lebruto e Macello, ‘richieste condanna fondate su pregiudizio’
Milano, 23 lug. (Adnkronos) – “Per i pm di Milano gli ingegneri Umberto Lebruto e Vincenzo Macello non hanno evitato il disastro ferroviario di Pioltello. Per l’ennesima volta si pretendono condanne per ruoli apicali. Il reato è diventato una colpa per talune categorie sociali. Una deriva ignota al mondo civile occidentale”. Lo sostiene l’avvocatessa Ambra Giovene, difensore di Lebruto e Macello, imputati nel processo che riguarda l’incidente mortale di Pioltello del 25 gennaio del 2018, quando un treno regionale uscì dai binari causando tre morti e un centinaio di feriti.
“Il processo ha dimostrato che ogni scelta è stata compiuta nel rispetto di un sistema complesso, correttamente regolato, certificato e organizzato. Ma osservare la legge non basta. Il sospetto è diventato regola di giudizio e la responsabilità da posizione pare tranquillizzare gli animi. È l’unico modo per non rendere giustizia né agli imputati né alle vittime. Le richieste di condanna non hanno alcun fondamento probatorio e si fondano su un pregiudizio che non dovrebbe mai trovare ingresso in un’aula di tribunale” conclude il difensore. La procura ha chiesto una condanna a 8 anni e 4 mesi per Lebruto, allora direttore della Direzione produzione di Rfi, e di 7 anni e 10 mesi per Vincenzo Macello, all’epoca direttore della Direzione territoriale produzione di Milano.
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