L.elettorale: Parrini, ‘quando si perde si cambiano scelte, non regole’
Roma, 26 giu. (Adnkronos) – “La destra mette nel mirino il ballottaggio nei Comuni perché pensa di esserne sfavorita, e per preparare il terreno per fissare sotto la maggioranza assoluta la soglia per l’elezione diretta del premier prevista dalla riforma costituzionale approvata in prima lettura al Senato. Sta di fatto che progettare un colpo di mano e una forzatura unilaterale sulle regole, per di più all’indomani di una sconfitta, e addirittura ipotizzando di agire per decreto, è un fatto che rivela quanto acuta sia nel centrodestra la mancanza di senso delle istituzioni”. Lo dichiara il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.
“Fdi, Lega e Fi – aggiunge – affermano di voler realizzare una sostanziale rottamazione del doppio turno per contrastare la disaffezione al voto e risollevare la partecipazione. Ma è una balla: mentre è certo che un sindaco eletto a minoranza è meno rappresentativo e legittimato, non è in alcun modo dimostrabile che vi sia un legame tra affluenza e numero di turni di un sistema elettorale. Tra l’altro i record di astensione si registrano nelle Regionali, dove si vota a turno unico”.
“Per quanto ci riguarda – conclude Parrini – non accetteremo che si aggiunga una presa in giro all’agguato che si medita di lanciare contro uno dei principi basilari di una legge che in oltre 30 anni mai è stata oggetto di modiche non condivise. Quando si perdono delle elezioni, vanno cambiate le scelte e i comportamenti, non le regole”.
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