Milano: caso Pifferi, pm convoca psicologhe ‘punteggi già inseriti prima del test’
Milano, 26 mar. (Adnkronos) – Il pm di Milano Francesco De Tommasi ha convocato per il prossimo 4 aprile, per essere interrogate, due delle psicologhe indagate per falso e favoreggiamento nel caso con al centro Alessia Pifferi, la madre accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, perché, in concorso con altre due colleghe, avrebbero “falsamente” attestato, in una relazione del 3 maggio del 2023, un quoziente intellettivo pari a 40 e quindi un “deficit grave” laddove invece il test Wais, per la pubblica accusa, non era da somministrare alla detenuta che “non era un soggetto a rischio di atti anticonservativi e si presentava lucida, orientata nel tempo e nello spazio, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali e determinata”.
Viene contestato alle due psicologhe è di aver messo in atto “un’attività di consulenza difensiva”, non rientrante nelle loro competenze e “volta esclusivamente a creare, mediante false attestazioni”, le condizioni per tentare di giustificare la somministrazione del test psicodiagnostico e fornire alla Pifferi una base documentale che le permettesse di richiedere e ottenere in giudizio, eventualmente con il filtro di un’ulteriore consulenza di parte, la tanto agognata perizia psichiatrica” sulla sua imputabilità. Alle psicologhe indagate viene anche contestato, a vario titolo, di aver predisposto, tra il luglio del 2022 e il 3 maggio dell’anno successivo, i protocolli con “i punteggi già inseriti” o di aver modificato e revisionato “la versione originaria” della relazione “‘cambiando’ alcuni grafici”.
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