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Mo: amb. Israele a Roma, ‘importante reazione G7, serve sostegno comunità internazionale’

15 Aprile 2024

Roma, 15 apr. (Adnkronos) – La reazione del G7 all’attacco dell’Iran “è stata molto importante, così come vedere la cooperazione operativa con Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna e altri Paesi della regione. Dobbiamo gestire le ragioni principali che potrebbero portare a una escalation, non c’è un cessate il fuoco a Gaza perché Hamas ha rifiutato più volte tutte le proposte di cessate il fuoco. Nel nord, Hezbollah continua ad attaccare Israele”. Lo ha detto a Start Sky Tg24 l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, aggiungendo che “l’importanza della reazione internazionale è nell’abilità di evitare e fermare gli attacchi dell’Iran. Questo non è stato un successo. Per evitare l’escalation, la domanda è cosa deve fare la comunità internazionale perché l’Iran smetta di attaccare Israele. Noi consideriamo molto positivamente la cooperazione di tutta la comunità internazionale”.

“Il nostro sforzo è di mantenere il sostegno della comunità internazionale – prosegue Bar – Abbiamo aumentato la nostra assistenza a Gaza. Abbiamo risposto positivamente a tutti i suggerimenti per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi, e stiamo cercando di mantenere un buon dialogo con tutti i Paesi nella regione. Ma non è abbastanza: chiedere a noi di fermarci mentre gli attacchi a Israele continuano? Se l’Iran è dietro questi attacchi, deve subirne le conseguenze, non può rimanerne fuori”.

“Abbiamo cercato di evitare questa guerra iniziata il 7 ottobre con l’attacco di Hamas – dice ancora l’ambasciatore – Stiamo cercando di fare del nostro meglio, ma non abbiamo scelta: finché Hamas continuerà a danneggiare Israele e lo stesso popolo palestinese non ci sarà possibilità per un progresso politico, perché Hamas non lo vuole. Finché Hamas avrà una capacità militare, la risposta israeliana sarà quella di attaccare le capacità militari di Hamas e che avvenga il rilascio degli ostaggi, obiettivi non ancora raggiunti dallo sforzo militare e diplomatico. Il cessate il fuoco vorremmo vi fosse già domani, ma questo dovrebbe includere il rilascio degli ostaggi. Il numero delle vittime civili è relazionato alle azioni di Hamas, che usa infrastrutture e strutture dell’Onu e ospedali per attaccare Israele”.

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