Mo: Boccia, ‘Italia non sia ignava, Ue riconosca stato Palestina’
Roma, 15 ott. (Adnkronos) – “Gli organismi internazionali hanno perso la forza e il potere di fermare una guerra. Non era mai successo nella storia dell’Onu un tale tasso di delegittimazione come quello a cui assistiamo da mesi. Ma dove siamo arrivati? Cosa fa il governo italiano per evitare di far passare l’Italia intera per ignava? Noi ribadiamo la ferma condanna per l’attacco terroristico vigliacco e atroce, che un anno fa ha colpito Israele per mano di Hamas provocando oltre 1200 morti e 200 ostaggi e condanniamo la reazione spropositata del governo di Netanyahu a Gaza che ha portato nel corso di quest’anno al massacro di oltre 40mila persone, di cui quasi 20mila minori”. Lo ha detto in Aula detto il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato.
“Chiediamo al governo – ha proseguito Boccia – di riaffermare il diritto del Libano di vedere garantita la propria integrità territoriale e la sicurezza all’interno del proprio territorio sia verso l’azione destabilizzante di Hezbollah, sia verso le incursioni e i bombardamenti di Israele, nel rispetto di tutti gli attori della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Nessuno sta vincendo questa guerra, ci sono solo diversi gradi di sconfitta. Chiediamo di sostenere in sede europea, forte dell’impegno assunto nel 2014 dal Parlamento europeo, il riconoscimento dello Stato di Palestina, nel rispetto del diritto alla sicurezza dello Stato di Israele, per preservare la realizzazione dell’obiettivo di ‘due popoli, due stati’, di sostenere ogni iniziativa diplomatica volta a ottenere un immediato cessate il fuoco in Medio Oriente, a Gaza e in Libano”.
“Sull’Ucraina chiediamo all’esecutivo di intervenire in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, di fare attivamente pressione, anche nelle relazioni bilaterali, sull’Ungheria, affinché revochi i propri veti e consenta lo sblocco dello strumento europeo per la pace (Epf), compreso il nuovo Fondo di assistenza per l’Ucraina”, ha concluso Boccia.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche