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Nato: Mattarella, ‘scelta De Gasperi e Sforza contro comunismo e nazionalismo per difesa patria più vasta’

15 Aprile 2024

Roma, 15 apr. (Adnkronos) – Con l’adesione alla Nato, “dopo la sottoscrizione del Trattato di pace, l’Italia contribuisce alla definizione di strumenti per un nuovo sistema internazionale, nell’ambito di una architettura di sicurezza in grado di garantire il suo sviluppo economico e sociale nel contesto delle nazioni occidentali ed in raccordo con esse”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Conferenza sui 75 anni della Nato, organizzata dalla Società italiana per l’organizzazione internazionale (Sioi).

“Fu il momento -ha ricordato il Capo dello Stato- in cui prese corpo l’espressione ‘mondo libero’, a cui l’Italia sceglieva di appartenere. Non avvenne senza dibattito. Avversari di De Gasperi furono soprattutto il comunismo e il nazionalismo. Anche in politica estera si manifestava un momento ‘costituente’ per la nuova Italia. Raccoglieva sostenitori la posizione di neutralità, nell’articolazione bipolare di un contesto in cui il blocco sovietico manifestava ambizioni di espansione. La realtà dei fatti ha mostrato la saggezza delle scelte guidate da De Gasperi e Sforza”.

“De Gasperi, nella discussione parlamentare relativa al Patto, ebbe a dire: ‘O accessione al Patto Atlantico, che in ogni caso esiste al di fuori di noi, o neutralità. La neutralità armata è impossibile per la nostra insufficienza finanziaria’. E si interrogava: ‘Chi ci aiuterebbe mai se posti innanzi all’invito di accedere a una solidarietà collettiva ci fossimo rifiutati egoisticamente di respingere ogni rischio comune?’ Nelle parole di De Gasperi -ha detto ancora Mattarella- la Nato nasceva dal ‘bisogno di sicurezza’ e si basava ‘sull’integrazione dello sforzo nazionale nello sforzo collettivo’. Lo statista trentino chiariva così che quella decisione rispondeva all’esigenza di ‘difendere una patria più vasta’ che fosse ‘visibile, solida e viva’. Quella patria visibile e politicamente viva -cui De Gasperi pensava e senza la quale la costruzione di un sistema di alleanze militari avrebbe avuto portata e senso ridotti- era il progetto europeo”.

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