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10 anni senza Levi-Montalcini, appello Fondazione Ebri ‘sostenere scienziati’

29 Dicembre 2022

Roma, 29 dic. (Adnkronos Salute)() – A 10 anni dalla scomparsa di Rita Levi-Montalcini, avvenuta il 30 dicembre 2012, la Fondazione Ebri (European Brain Research Institute) da lei creata ricorda “l’attualità e la continuità della preziosa eredità culturale e scientifica che questa scienziata visionaria ci ha lasciato: l’opera della professoressa” premio Nobel per la Medicina, si legge in una nota dell’ente, “attraverso i suoi insegnamenti sulla promozione del ruolo delle donne nella società e sullo sviluppo della ricerca fondamentale sul cervello, portata avanti con significativi risultati dalla Fondazione Ebri che costituisce la sua eredità scientifica”.

“Le neuroscienze e la ricerca sul cervello umano – evidenzia la Fondazione – ci pongono delle sfide conoscitive che rappresentano una frontiera per l’umanità, contribuendo alla comprensione della nostra natura umana. L’Italia ha le competenze per essere in prima linea in questa sfida, a patto che i ricercatori siano sostenuti fattivamente dal sistema-ricerca del Paese e che sia consentito ai ricercatori dei centri italiani di eccellenza, come l’Ebri, di partecipare a tutti i bandi pubblici per il finanziamento delle ricerche”.

“Attraverso il ricordo di Rita Levi-Montalcini – afferma Antonino Cattaneo, presidente della Fondazione Ebri Rita Levi-Montalcini – sottolineiamo l’importanza per la società che la ricerca di base sul cervello venga sostenuta dalle istituzioni, per trovare soluzioni terapeutiche alle gravi malattie neurodegenerative che affliggono l’umanità e che ancora non hanno cure adeguate. La soluzione si potrà trovare, come sta avvenendo per altre importanti patologie, soltanto sostenendo adeguatamente la ricerca fondamentale e consentendo a tutti gli attori di partecipare e dare il proprio contributo. Promuovere la ricerca ‘made in Italy’ sul cervello, per essere competitivi in uno scenario globale, sarà il modo migliore di ricordare Rita Levi-Montalcini”.

“Rita, con la quale ho avuto il privilegio di collaborare per più di 40 anni – ricorda Pietro Calissano, co-fondatore con la Levi-Montalcini dell’Istituto Ebri – ha fatto confluire la sua vena artistica, in qualche modo una dote di famiglia, in una rivoluzionaria scoperta scientifica che ha portato un nuovo paradigma nella nostra conoscenza sullo sviluppo del cervello. Le conseguenze e l’influenza delle ricerche di Rita Levi-Montalcini sono sempre più attuali”.

Gli studi del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini sono proseguiti all’Ebri e sono cresciuti negli anni, “contribuendo alla realizzazione ed allo sviluppo di nuovi farmaci basati sull’Ngf, il fattore di crescita delle cellule nervose scoperto dalla stessa professoressa Levi-Montalcini. Gli studi più recenti dell’Ebri stanno inoltre aprendo la strada per individuare e per affrontare, anche con innovativi anticorpi, le cause di gravi patologie neurodegenerative, tra cui la malattia di Alzheimer”, conclude la Fondazione.

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