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Aran, firmato contratto personale Ricerca 2019-21

19 Luglio 2023

Milano, 19 lug. (Adnkronos Salute) – Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, e organizzazioni sindacali hanno sottoscritto questa mattina l’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Sanità, sezione del personale del ruolo della Ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla Ricerca sanitaria per il triennio 2019-2021. Lo annuncia l’Aran in una nota. L’ipotesi, precisa, è stata firmata da tutte le organizzazioni e confederazioni sindacali ammesse alle trattative.

“Con la firma di oggi si aggiunge un ulteriore importante tassello al quadro complessivo dei contratti del pubblico impiego. Un settore quasi di nicchia, quello della Ricerca sanitaria, molto importante non solo per la sua valenza scientifica, ma anche sociale ed economica per il nostro Paese”, commentato il presidente Aran, Antonio Naddeo, a margine del tavolo. La sottoscrizione dell’ipotesi di Ccnl – evidenzia l’Aran nella nota – consente agli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs) e agli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs) da un lato di proseguire sull’attuazione della riforma già prevista dall’art. 1, commi da 422 a 434, della legge n. 205/2017 (legge di Bilancio per il 2018) e dall’altro di avviare il percorso attuativo del Dlgs 200/2022 che prevede, tra l’altro, la riduzione dei tempi per l’eventuale inquadramento di tale personale a tempo indeterminato nei ruoli del Servizio sanitario nazionale secondo le modalità predefinite nel medesimo decreto.

Con il presente contratto, nell’ambito del relativo ruolo istituito dalla legge citata – illustra l’Aran – sono stati mantenuti i precedenti profili professionali di ricercatore sanitario e di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, e sono stati introdotti istituti contrattuali quali gli incarichi e i differenziali economici di professionalità. Sono inoltre stati disciplinati alcuni aspetti del rapporto di lavoro del personale appartenente ai due profili, tenendo conto delle sue specificità, quali ad esempio la tipologia e la costituzione del rapporto di lavoro, l’orario di lavoro e la valutazione.

Per quanto attiene al trattamento economico – spiega ancora l’Aran – sono stati definiti, per ciascuno dei due profili, specifici percorsi di carriera attraverso l’istituto degli incarichi che responsabilizza maggiormente il personale nella ricerca, gestione, supervisione e governo di tutti gli aspetti della ricerca stessa, compresi gli aspetti economico-finanziari. In prima applicazione, per il ricercatore sanitario, le fasce economiche già maturate sono trasposte in incarico. Per il collaboratore professionale di ricerca sanitaria, le fasce economiche sono mantenute a titolo di differenziale economico di professionalità, per seguire poi la dinamica di quanto già delineato per il comparto Sanità. E’ stata infine introdotta una ulteriore innovazione, prevedendo un limite finanziario per l’erogazione di alcuni istituti economici.

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