Cancro polmone, al via campagna prevenzione per la Generazione Z
Roma, 22 giu. (Adnkronos Salute) – L’abitudine al fumo è la prima causa di tumore del polmone, ma accelera anche le deforestazioni e i cambiamenti climatici. L’uso dell’automobile non favorisce le attività motorie e incrementa il rilascio di polveri sottili. Scelte alimentari non equilibrate aumentano il rischio di cancro e malattie cardiovascolari e contribuiscono alle emissioni di Co2. Orientare i nostri comportamenti verso l’impatto zero significa non solo vivere in accordo con il Pianeta e le sue risorse, ma anche migliorare la salute e prevenire numerose malattie, a cominciare dai tumori. Sono le premesse di Respiro Impatto Zero – Aria nuova nei polmoni della next generation, la prima campagna di prevenzione sul tumore del polmone pensata per la Generazione Z, i nati tra il 1997 e il 2012, veicolata attraverso canali social – Instagram, TikTok, YouTube e Facebook – punto di riferimento per i giovanissimi anche per informarsi e fare ricerche.
L’iniziativa, promossa da Msd con il patrocinio di Walce – Women against lung cancer in Europe, fa leva sulla sensibilità green dei nativi digitali per informarli sul ruolo del fumo di sigaretta e dell’inquinamento ambientale nell’insorgenza di malattie oncologiche e in particolare del tumore del polmone, che ogni anno registra oltre 2 milioni di casi stimati a livello globale e rappresenta la prima causa di morte per cancro al mondo.
Per incoraggiare la “Gen Z” a comportamenti sostenibili e salutari in tutti gli aspetti della vita quotidiana la campagna – si legge in una nota – ha arruolato due ambassador d’eccezione: Pino Insegno, doppiatore e attore, e Martina Socrate, giovane content creator, protagonisti di Una coppia (in)sostenibile, una serie di sketch incentrati sui gap generazionali in termini di prevenzione e sostenibilità e sulla possibilità di superarli anche grazie alla capacità dei giovani di farsi ambasciatori di una nuova sensibilità. I video-sketch saranno diffusi sui principali canali social e resi disponibili sul sito web della campagna (www.tumoredelpolmone.it): una vera e propria piattaforma informativa, ricca di approfondimenti su prevenzione, stili di vita e scelte green.
“In Italia nel 2022 sono stati 43.900 i nuovi casi di tumore al polmone – afferma Silvia Novello, presidente Walce, professore ordinario Oncologia medica Università di Torino e responsabile Ssd Oncologia polmonare Aou San Luigi Gonzaga – Almeno l’80% rientrano in quei tumori definiti come ‘evitabili’ poiché correlati alla dipendenza da fumo. Il fumo di sigaretta resta infatti il fattore di rischio principale, sebbene vi siano sicuramente altri fattori noti fra cui l’inquinamento ambientale, l’esposizione lavorativa a fattori cancerogeni, il radon. Molti fattori di rischio per i tumori sono parte di uno stile di vita scorretto in termini di alimentazione, attività fisica, abitudini dannose e per questo è fondamentale intervenire prima che queste abitudini diventino radicate o nelle prime fasi in cui queste iniziano a divenire parte della vita quotidiana dei ragazzi. Peraltro, i giovani sono anche grandi “messaggeri” e averli a bordo in iniziative e programmi di disseminazione è fondamentale per poter trasmettere informazioni con modalità e canali adeguati”.
La connessione tra ambiente e salute nell’ottica di un approccio ‘one health’, è ribadita anche nel Piano oncologico nazionale 2023-2027, dove si prevede di perfezionare le politiche ambientali volte a rendere le città più sane, rafforzando la mobilità sostenibile e le azioni di miglioramento della qualità dell’aria, nonché di promuovere interventi per la prevenzione e riduzione delle esposizioni ambientali (indoor e outdoor) e antropiche dannose per la salute. La scelta di Msd di promuovere la campagna – prosegue la nota – si inserisce in questa prospettiva, in linea con gli obiettivi di Sviluppo sostenibile indicati dall’Onu e recepiti nella strategia Esg Environmental, Social e Governance dell’azienda.
“La chiave di questa campagna – sostiene Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratrice delegata di Msd Italia – è mettere a fuoco l’idea che ogni comportamento non sostenibile danneggia al tempo stesso la propria salute e il nostro pianeta, in coerenza con il nostro impegno, che non si esaurisce nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative, ma è rivolto anche alla prevenzione e alla corretta informazione, a cominciare dalle nostre persone: Msd Italia, infatti, è un’azienda completamente “smoke free” che mette a disposizione dei propri dipendenti ampi programmi di prevenzione. Ogni giorno operiamo in modo responsabile per consentire un futuro sicuro, sostenibile e sano generando Valore a lungo termine per la nostra azienda e per la società. Partendo dai 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile indicati dall’Onu, 8 sono quelli su cui sappiamo di avere un impatto maggiore e misurabile nel tempo e che perciò sono alla base della nostra Esg (Environmental, Social e Governance) Strategy. Di questi 8, sicuramente il 3°, rivolto ad ‘assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età’, è quello su cui puntiamo maggiormente, perché allineato con la nostra missione di salvare e migliorare la vita delle persone nel mondo”.
Nella serie di sketch una coppia (in)sostenibile Pino Insegno e Martina Socrate sono coinvolti in una challenge che li costringe a una settimana di convivenza: dal confronto tra il “boomer” e la “tiktoker” sui temi riguardanti la sostenibilità, dal fumo allo stile di vita sano, dal surriscaldamento globale alla mobilità urbana, emerge la transizione generazionale verso comportamenti sempre più green, che aiutano il Pianeta e favoriscono la prevenzione dei tumori e di altre importanti patologie.
“Parlare ai giovani, educare i giovani per arrivare ai seniores: sembra un ossimoro, ma è questa la realtà – spiega Insegno – Attraverso il mondo social, che parla col linguaggio della Generazione Z, per informarla sui grandi temi della prevenzione e della sostenibilità, per far capire che c’è un futuro che li aspetta e che può essere più bello, più giusto. E loro poi lo insegneranno a noi. Sono molto contento di essere stato coinvolto in questa iniziativa, anche se non faccio parte della Generazione Z ma di quella A, per cui sono pronto a lasciarmi stupire dai giovani, il mondo è loro”.
Anche Martina Socrate sottolinea l’impatto cross-generazionale della campagna: “Sono stata molto felice di prendere parte a questo progetto insieme a Pino Insegno, in primis perché i danni provocati dal fumo, ma più in generale la salute, sono temi molto importanti per me e per tutta la mia generazione”. Il “secondo motivo è che questa campagna dimostra come i social siano una grande risorsa in grado di esercitare un’influenza positiva non solo verso i più giovani ma anche verso tutta la popolazione, grazie alla risonanza che hanno i messaggi veicolati attraverso questi canali”, conclude.
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