Covid: Aifa, 44.232 curati con monoclonali, -16% prescrizioni in 7 giorni
Milano, 4 feb. (Adnkronos Salute) – Calano le prescrizioni di anticorpi monoclonali contro Covid-19 in Italia. Negli ultimi 7 giorni monitorati dall’Agenzia italiana del farmaco Aifa, dal 27 gennaio al 2 febbraio, le richieste di farmaco sono state 2.659 contro le 3.199 della settimana precedente, con una media giornaliera in diminuzione del 16,15% (380 circa contro 453), per un totale di 44.232 a partire dal 10 marzo, quando questi medicinali sono stati autorizzati in via emergenziale in Italia. Sono 262, in continuo aumento, le strutture di 21 regioni o province autonome che hanno prescritto queste terapie.
E’ il quadro che emerge dal 44esimo report Aifa sul monitoraggio di questi farmaci. La maggior parte dei pazienti trattati (21.061) ha ricevuto la combinazione casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimab-etesevimab (17.199), mentre salgono da 3.499 a 5.149 le prescrizioni di sotrovimab, ritenuto efficace contro la variante Omicron di Sars-CoV-2. I pazienti trattati sono dunque 1.650 in più nel giro di 7 giorni, la maggioranza di quelli per i quali sono state registrate le richieste di farmaco nell’ultima settimana. Ferme a quota 823 le prescrizioni di bamlanivimab da solo.
Dall’inizio del monitoraggio, in numeri assoluti è il Veneto la regione per la quale si rileva il maggiore utilizzo di monoclonali con 7.753 pazienti trattati, seguito dal Lazio con 6.530 pazienti e dalla Toscana con 4.334, mentre agli ultimi posti ci sono provincia autonoma di Bolzano, e a salire Molise e provincia autonoma di Trento, rispettivamente a quota 96, 115 e 190 pazienti inseriti nel registro. Nell’ultima settimana analizzata, il numero più alto di prescrizioni è stato segnalato dal Veneto (519, -2,99% la media giornaliera rispetto alla settimana precedente), seguito dal Lazio (367, -18,44%) e dalle Marche (262, -11,49%).
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