Covid Italia, dopo 2 mesi leggera risalita dei ricoveri: report Fiaso
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) – “Si inverte, dopo oltre 2 mesi in discesa, la curva dei ricoveri” Covid in Italia: “+2,4% nell’ultima settimana, ma i numeri assoluti restano bassi. Ancora stabili le terapie intensive”. E’ quanto emerge dalla rilevazione del 21 febbraio degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere. Risalita che, secondo la Fiaso, “non preoccupa gli ospedali”.
“Più evidente – riferisce – la risalita dei ricoveri ‘per Covid’, ovvero pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, +15% di casi in ricovero ordinario, tuttavia continuano a costituire una minoranza dei casi con infezione da Sars CoV-2 (38,5%) negli ospedali. I ricoveri ‘con Covid’, ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus, ma non hanno sintomi respiratori e polmonari, sono stabili. Rappresentano il 61% dei pazienti Covid. Oltre l’80% ha un’età media di 72 anni e risulta vaccinata da oltre 6 mesi”. Le terapie intensive sono “stabili, con 2 nuovi ingressi rispetto alla scorsa settimana. I pazienti hanno una età media di 71 anni e sono tutti soggetti con comorbidità, quindi sono affetti da altre patologie o fragilità”.
Infine, “si dimezza il numero dei pazienti sotto i 18 anni ricoverati ‘per o con Covid’: sono ormai poche unità e nessuno di loro è ricoverato in terapia intensiva. Il 60% è di età compresa tra 0 e 4 anni”, conclude il report Fiaso.
“La discesa del numero dei ricoverati con infezione da Sars CoV-2 questa settimana si interrompe. I numeri tuttavia restano molto bassi e non preoccupano la gestione degli ospedali”. E’ il commento del presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.
“Siamo in una fase dell’epidemia che va ancora seguita per monitorare eventuali cambiamenti – raccomanda – In particolare dobbiamo prestare attenzione all’andamento dei casi ‘per Covid’, va valutato se si tratta di un’oscillazione casuale o di altro. La stabilità sostanziale per il resto dei ricoverati dipende dalla suscettibilità ancora marcata delle persone fragili con altre patologie non vaccinate o vaccinate da troppo tempo. Per questo – conclude – non ci stancheremo di rinnovare l’appello alla vaccinazione contro il Covid e la somministrazione del richiamo nei giusti tempi per over 60 e soggetti con fragilità”.
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